VIAREGGIO. E’ sopravvissuto al famoso incendio del 1917 che distrusse la Passeggiata liberty. Ma rischia di non sopravvivere ad una catena di negozi di scarpe sportive.
Lo chalet Martini fu aperto il primo agosto del 1899, 5 mesi prima che iniziasse il secolo breve. Con il suo legno, gli arredi, il soffitto decorato da Tito Chini è un gioiello della Passeggiata. Fino all’autunno scorso è stato un bellissimo negozi di confezione. Oggi corre il rischio di vedere al posto degli impermiabili e delle giacche Burberry’s delle scarpe per giovani. Il problema non sono solo e non tanto le scarpe. Il problema è il marchio che dovrebbe subentrare alla famiglia Martini.
Si tratterebbe di Aw Lab, le scarpe che fino a pochi mesi fa si vendevano dentro la ex Galleria del Libro. Poi un cartello ha segnalato che il negozio avrebbe riaperto poco lontano. Ora la voce, più di una voce, che segnala che Aw Lab dovrebbe subentrare da Martini.Nessuno è contrario ad una nuova attività commerciale, ma Aw Lab è colpevole di un delitto artistico. Di avere distrutto il vecchio decor della Galleria che nel 1973 era stato firmato da Gae Aulenti. Tanto per dire la più grande architetta italiana del secolo, colei che ha firmato a Parigi il Museo d’Orsay.Quando Graziella Pasquinucci lasciò la Galleria, delusa e giustamente sdegnata da questa città che non difese la libreria frequentata da Cesare Garboli e Giorgio Forattini, Fernando Botero e i signori della nautica, il nostro giornale segnalò il possibile scempio. Nessuno rispose, nessuno – a livello di Comune – si prese carico del problema. Certo non c’era una legge che sanciva la protezione degli arredi (bisogna che abbiamo almeno 50 anni). Ma il buon senso e l’amore proprio (quello che resta) dei viareggini potevano fare il resto. C’è anche il paradosso del cartello che annuncia le architetture moderniste del Novecento viareggino (dal Margherita a Duilio 48) . Nel cartello della Galleria del Libro c’è segnalata la presenza dell’arredamento interno firmato dalla Aulenti.
Il problema potrebbe ripresentarsi se la ditta Martini non riaprirà con la vecchia ragione sociale. Scriviamo questo perché quando, lo scorso novembre, annunciamo la chiusura di Martini, l’avvocato Petri della ditta lucchese ci scrisse una garbata lettera per annunciare che dopo i lavori il negozio avrebbe riaperto.
Lavori non ce ne sono, ed ormai siamo alla vigilia di Pasqua ed invece spunta questa notizia. Che, ci teniamo a sottolinearlo è più di una voce. Che segnala soprattutto una cosa. Che questa AW Lab ha un layout, ovvero un look come si diceva un tempo, uguale per tutti i negozi. Così aveva fatto per la ex Galleria del Libro. E così potrebbe chiedere per Martini.
Da Martini si vestiva Giacomo Puccini, non solo grande compositore ma uno degli uomini più eleganti del suo tempo. Il nome del Maestro torna sempre in ballo quando raccontiamo Viareggio. Due giorni fa abbiamo scritto dell’abbandono di villa Puccini al Marco Polo, ora lanciamo l’allarme per il suo negozio preferito.