BUGGIANO. «Alle 7 in punto apriamo l’impianto e, ad attenderci all’entrata, ci sono già almeno 5 o 6 vetture in attesa di fare rifornimento».
Accade in un impianto in provincia di Pistoia. Qui, da quanto il prezzo del metano è schizzato alle stelle, il giro d’affari è triplicato tanto da costringere i titolari ad assumere un dipendente in più. Il prezzo alla pompa è rimasto invariato: un chilogrammo di metano costa ancora 0, 975 euro mentre in media si superano i 2 euro.
Alla base di tutto c’è il fatto che la Valmetano è quella che in gergo si chiama “pompa bianca”. «Questo è un distributore di proprietà privata che appartiene esclusivamente alla mia famiglia», aggiunge Del Bino.
«Noi – spiega – non siamo gestori né per conto di aziende che commercializzano il metano né tantomeno lo siamo di qualsivoglia compagnia petrolifera. Ci occupiamo solo della vendita del metano, attività che esercitiamo senza vincolo di dipendenza da nessuno».
La politica aziendale è chiara: tenere fuori il proprio impianto da ogni manovra speculativa, per offrire all’automobilista il prezzo più conveniente possibile. Il passaparola e, anche, il tam tam sui social ha reso questo impianto arcinoto in pochi giorni. I casi di pompe bianche che abbiano anche contratti di fornitura così lunghi a prezzi invariati è un caso rarissimo in Toscana. «Mentre, fino a una settimana fa – conclude Giacomo Del Bino – il bacino dei nostri clienti non superava la Valdinievole, ora alle nostre pompe si fermano vetture provenienti da Pistoia, Lucca, Fucecchio e da tutto il Comprensorio del Cuoio. In determinate ore della giornata, soprattutto nel tardo pomeriggio, la fila di clienti in attesa supera il nostro piazzale. Per questo abbiamo dovuto assumere un dipendente in più, per poter smaltire più velocemente le code».
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