Il decreto Ristori quater, approvato nella notte di ieri, domenica 29, introduce una serie di nuove misure del governo per il sostegno ai lavoratori e rende più facile pagare a rate. Per la Toscana, zona rossa, questo vuol dire rinvii e cancellazioni di tasse e contributi, senza conseguenze negative per chi non paga. Ecco chi ne ha diritto e le nuove date di scadenza.
IRPEF, IRES, IRAP
Sulla base di una prima interpretazione di questo passaggio, tutte le attività e le imprese hanno diritto alla proroga del secondo acconto di Irpef, Ires e Irap in scadenza oggi, 30 novembre. Per chi fa attività d'impresa, arte o professione così come per le imprese il termine unico per la proroga è il 30 aprile 2021. La proroga è automatica a prescindere dal fatturato. Ma per gli esperti del settore "si segnala un'incongruenza che necessita di chiarimenti da parte del legislatore".
CONTRIBUTI PREVIDENZIALI, RITENUTE E IVA DI DICEMBRE
Il Ristori quater parla di sospensione per tutte le attività economiche oggetto di misure restrittive con sede nelle zone rosse, specificando che si applica anche a ristoranti, tour operator, agenzie di viaggio e alberghi. I pagamenti di contributi previdenziali e ritenute e il versamento dell'Iva per il mese di dicembre sono dunque definitivamente cancellati.
DICHIARAZIONE DEI REDDITI E IRAP
Il termine per la presentazione della dichiarazione dei redditi e dell'Irap in scadenza oggi, 30 novembre, slitta al 10 dicembre di quest'anno.
"ROTTAMAZIONE-TER" E "SALDO E STRALCIO"
I termini di pagamento per le cosiddette "definizioni agevolate" introdotte dal Cura Italia, in scadenza il 10 dicembre, slittano al 1° marzo 2021. Le rate di "rottamazione-ter" e "saldo e stralcio" si possono pagare entro quella data senza che la definizione agevolata diventi inefficace.
AGENZIA DELLE ENTRATE, RATE PIÙ FACILI E STOP ALLE SANZIONI
Agenzia delle entrate, nei confronti di chi fa domanda per pagare a rate, deve sospendere i termini di prescrizione e decadenza e non può iscrivere nuovi fermi amministrativi e ipoteche o avviare nuove procedure esecutive. Agenzia delle entrate, nei confronti di chi fa domanda entro il 2021, non farà controlli per rateizzazioni fino a 100mila euro, e alza da cinque a 10 il numero di rate non pagate che fanno scattare la decadenza della rateazione.