Guerra alle bufale sulla pandemia. “La disinformazione sul Covid-19 si sta diffondendo rapidamente in internet e può essere molto pericolosa”, dice Steven Brill, co-amministratore delegato di Newsguard, la piattaforma indipendente che riunisce giornalisti e ricercatori per certificare l’informazione professionale. Newsguard ha censito e recensito, attraverso una scheda informativa, una sorta di “pagella”, 4000 siti di informazione che rappresentano il 95% del traffico online. E perché questo strumento possa essere a disposizione di tutti Newsguard ha reso gratuiti fino al primo luglio i suoi servizi (che normalmente costano 2,95 euro al mese) e ha stilato anche un elenco di siti che hanno pubblicato informazioni false o fuorvianti sul coronavirus, tra cui 17 siti italiani (qui l'elenco).
Anche prima della pandemia, i dati di NewsGuard indicavano che oltre uno su 10 dei siti di notizie con cui gli utenti interagiscono ogni mese in Italia, Stati Uniti, Regno Unito, Francia e Germania, ha pubblicato informazioni false in materia di salute.
Newsguard consiste in un’estensione del browser (il programma che usiamo per navigare su internet) che ora può essere scaricata e consultata gratuitamente. A ogni sito Newsguard assegna un voto in centesimi sulla base di nove criteri per certificare il grado di affidabilità: se pubblica ripetutamente contenuti falsi, se corregge in modo trasparente i propri errori, se evita titoli ingannevoli. Anche Il Tirreno è un sito censito da Newsguard, dove figura con il massimo punteggio di 100/100.