PORTOFERRAIO. Le infradito sono pronte per essere sfoderate. Prova costume ok, il telo da mare è già in borsa. Poi arrivi all’isola d’Elba, meta perfetta per una settimana di fuga dallo stress dal lavoro e dalla grande città, e ti trovi sulla banchina del porto di Portoferraio coi vestiti estivi infradiciati dalla pioggia e l’ombrello rovesciato dal vento di scirocco a 70 chilometri orari. Ebbene, non disperare. Da questo maggio anche gli esemplari di vacanzieri sfigati - all’Elba giurano che siano rarissimi - saranno rimborsati. Come? Non pagheranno il pernottamento in albergo, qualora dovesse piovere per più di due ore nel corso della giornata. E così la pioggia sarà, a breve, un incubo scacciato per chi sceglie di soggiornare all’isola d’Elba.
Si chiama #ElbaNoRain il progetto pilota che la Gestione associata del turismo, l’ente partecipato dai Comuni dell’isola toscana che si occupa di promozione turistica, ha lanciato come sperimentazione nel mese di maggio, in collaborazione con il portale turistico “Visit Elba” e con l’associazione Albergatori dell’isola d’Elba. Un’iniziativa nata più per l’esigenza di limitare gli effetti delle previsioni meteo-bufala, fonte inesauribile di prenotazioni cancellate soprattutto in bassa stagione, che per rimborsare i vacanzieri sfortunati che cercano il sole e trovano il maltempo.
«È una scommessa che sull’isola siamo convinti di vincere facile – racconta Claudio Della Lucia, coordinatore della Gestione associata del turismo – anche in questi giorni di brutto tempo chi ha scelto l’Elba per la vacanza si è trovato bene. E, di fatto, da noi non piove mai per più di due ore al giorno. I casi di maltempo prolungato sono rarissimi. E comunque ci sono molte attrattive oltre al mare che chi ci viene a trovare potrà sperimentare».
L’idea è stata lanciata nel corso di un convegno tenutosi all’Elba all’inizio di maggio e che ha riunito operatori turistici ed esperti meteorologi arrivati da tutta Italia. Sul banco le previsioni meteo fasulle, ormai da anni finite nel mirino degli albergatori elbani e non solo. Basti pensare che, secondo Federalberghi, il 37% degli italiani, di fronte a previsioni che annunciano maltempo, modificano o rinunciano alla vacanza. E considerato che il 62% dei cittadini del Belpaese guarda il meteo almeno una volta al giorno, ecco che l’importanza della partita è più chiara. Per questo motivo all’Elba, l’isola che del sole fa il suo core business, si è deciso di passare al contrattacco.
La soluzione studiata è una sorta di assicurazione concreta per i pochi turisti sfortunati che si imbattono in giornate di maltempo prolungato. In caso di più di due ore di pioggia dalle 10 alle 20, il turista che ha prenotato una camera con la tariffa #ElbaNoRain ha diritto a non pagare il pernottamento.
L’iniziativa è scattata a maggio, ma per adesso è ancora in una fase embrionale (non è stato ancora effettuato alcun rimborso). Ma gli operatori contano di renderla un’offerta attiva e strutturata nel prossimo autunno, a partire da settembre. «Intanto – racconta Massimo De Ferrari, presidente degli Albergatori dell’isola d’Elba – ha avuto un successo importante dal punto di vista comunicativo e promozionale. In termini di adesioni le strutture ricettive dell’isola stanno dimostrando di crederci: sono già una ventina gli hotel che hanno aderito e con i quali stiamo perfezionando i protocolli di intesa. Quello che faremo è riservare in ciascuna struttura una o due camere “no rain”, mentre sarà un ente certificato ad accertare il tempo effettivo di pioggia». Tra le strutture che hanno accolto la proposta ci sono hotel di pregio come l’Hermitage e l’Airone di Portoferraio.
La trovata ha un obiettivo concreto: rendere le vacanza all’Elba meno legata al meteo. «L’isola fa parte di quelle realtà che sono in grado di offrire qualcosa di più rispetto al mare stupendo e alle spiagge mozzafiato – conclude Della Lucia – da noi c’è arte, cultura e buon cibo. Dobbiamo migliorare nel comunicare queste nostre qualità. E far passare il messaggio che il maltempo non può condizionare la vacanza».