GROSSETO. I casi sono diversi ma la reazione è sempre la stessa: incredulità, ira, spavento. La portata del fenomeno è in aumento, alla Ragioneria Generale dello Stato di Firenze, competente per tutta la Toscana, ci sono quattro audizioni al giorno e l'agenda è piena fino a luglio. Appuntamenti a perdita d’occhio. Centinaia di cittadini toscani con lo stesso problema: hanno ricevuto un verbale di contestazione (in gergo giuridico si chiama “oblazione”). Il mittente è per tutto lo stesso: il ministero dell'Economia e delle Finanze. Secondo il Mef queste persone hanno violato il decreto legislativo 90 del 2017: la legge antiriciclaggio.
L’ASSEGNO INCRIMINATO
In realtà non sono criminali incalliti. Sono cittadini comuni. Il corpo del reato, per tutti, è un assegno superiore a 999,99 euro privo della dicitura “non trasferibile”, la clausola che servirebbe anche per contrastare l'evasione. Magari è stato utilizzato per pagare il funerale del nonno, un regalo al figlio, un matrimonio, l'acquisto di un'auto. Nonostante il flusso di denaro sia trasparente e tracciabile, con fatture e contratti come prova, il Mef fin qui non ha sentito ragioni. E per chiudere il contenzioso invia a tutti una proposta di oblazione - il pagamento di una cifra concordata, senza contestazione - dell'importo di 6.000 euro, da versare entro 60 giorni dal ricevimento della comunicazione.
OBLAZIONE O MAXI MULTA
Altrimenti scatta la sanzione per truffa e riciclaggio: minimo 3.000, massimo 50.000 euro. Il procedimento è sempre doppio: viene avviato sia per chi emette l'assegno (il soggetto traente) sia per il beneficiario (cioè chi lo incassa). Succede, dunque, come a Gabriella Biserni di San Giovanni Valdarno che per acquistare un'auto si fa compilare l'assegno da 10.900 euro dallo stesso concessionario con il risultato che l'oblazione arriva sia a lei che al rivenditore. «Abbiamo avuto la sensazione di essere tutti un po' rimbambiti – ironizza Gianluigi Aquilini, umbro, promotore del gruppo Facebook “Maxi sanzione per assegno privo del non trasferibile”, che oggi ha 2.000 aderenti e 20.000 visitatori al giorno – secondo la legge abbiamo sbagliato, anche se la direttiva europea (la 849 del 2015, ndr) recepita dalla legge italiana non cita mai gli assegni. Comunque questi sono tutti pagamenti fatti in buonafede con vecchi carnet di assegni privi della dicitura “non trasferibile”, che andava inserita a mano».
REATO NON COMMESSO
I contribuenti che hanno ricevuto la lettera con la proposta di oblazione - prosegue Aquilini - hanno scritto al ministro Padoan, al presidente della Repubblica Mattarella, ai dirigenti del Mef, ci sono interrogazioni parlamentari: «è in corso una riflessione per reintrodurre il principio di proporzionalità tra importo dell'assegno e oblazione, ma noi che siamo stati già sanzionati chiediamo l'annullamento della contestazione quando è evidente che il reato non è stato commesso».
I SOLDI ALL’AMICO
Situazione paradossale per Marco Posterli, di Marina di Massa, entrato nell'incubo dopo aver prestato 3.000 euro ad amici israeliani in vacanza in Italia, ai quali lacarta di credito non funzionava: «Non è tanto una questione economica – dice - ma vogliamo portare a galla un modus di agire vessatorio. I cittadini devono indignarsi e fare fronte comune». Tre i casi noti a Grosseto: un signore che acquista da un privato un'auto usata da 2.500 euro, un babbo che per Natale stacca al figlio un assegno regalo da 4.000 euro e due sorelle che per regolare un'eredità si scambiano 6.000 euro.
BANCHE SENZA OBBLIGHI
L'Adusbef Toscana ne segue a decine di persone con sorte simile. Spiega l'avvocato Davide De Gaetano dell'associazione a difesa degli utenti dei servizi bancari e finanziari: «Secondo noi vi è anche una corresponsabilità delle banche, che dovrebbero mettere a conoscenza il cliente e correntista a cosa va incontro con un vecchio blocchetto di titoli di credito». Invece le banche non hanno obbligo di legge in questo senso.
OBIEZIONI DEI CENTRI REGIONALI ANTI-RICICLAGGIO
Andrea Stanzione, di Monsummano Terme, ha pure inviato un videomessaggio alla trasmissione Mi Manda Rai3: ha ricevuto la lettera del Mef per aver acquistato una moto con assegno da 4.700 euro privo del “non trasferibile”. «La vicenda è inqualificabile e offensiva nei nostri confronti – afferma - chiedo equità e ragionevolezza per cercare di arginare quanto prima questa indecenza italiana». Cittadini che si sentono bastonati. E che per ora quell'oblazione non la pagano, in attesa di qualche novità da Roma, di nuove direttive dal ministero, sollecitato anche da alcune obiezioni inviate dai centri antiriciclaggio regionali.
Se avete segnalazioni simili, potete inviarcele all'email inchiestadeilettori@iltirreno.it .