PRATO. Claudio Martini, ex sindaco di Prato, già presidente della Regione e senatore per il Partito democratico, è il nuovo presidente del Consorzio Astir. Lo annuncia lo stesso Consorzio in una nota nella quale si spiega che Martini "ha accettato di impegnarsi per una delle realtà della cooperazione sociale più radicate e rilevanti della regione". La svolta arriva a sei mesi dalla clamorosa inchiesta sull'assistenza ai profughi che portò agli arresti domiciliari per l'allora presidente del Consorzio Astir, Loretta Giuntoli, accusata di aver lucrato sui fondi pubblici ricevuti per l'assistenza agli stranieri ospiti dei centro di accoglienza gestiti dal consorzio.
"La squadra di Astir - si legge nella nota, che non fa alcun cenno all'inchiesta sull'assistenza ai profughi - vede Paolo Maroso alla vicepresidenza e un gruppo di consiglieri che fanno riferimento alle diverse realtà territoriali e alle articolate aree di intervento del Consorzio: Alessio Nincheri e Loredana Alborea per Prato, Guido Ricci per l’Isola d’Elba e Livorno, Laura Gentile e Cristina Gori per Pistoia, Domenico Barone per l’area Empolese-Fiorentina".
“In questi mesi ho visto determinazione per rilanciare il Consorzio, unità d’intenti tra i soci e consapevolezza sulla nuova fase da aprire – afferma il neopresidente Claudio Martini – Ho accettato l’incarico propostomi per sostenere l’impegno di tutti e per favorire una relazione più intensa con la realtà sociale e istituzionale”.Lasciano Fiorella Alunni e Antonio Cirri che nel gennaio scorso avevano assunto il ruolo di presidente e vicepresidente e che hanno contribuito a preparare la svolta. “Maturata – si afferma - attraverso un percorso collegiale che ha avuto come primo obiettivo la salvaguardia del patrimonio sociale rappresentato dal Consorzio e dalle persone che ci lavorano”.
Attraverso le venti cooperative che ne fanno parte e circa mille operatori, per l’80 per cento soci lavoratori, il Consorzio Astir rappresenta tutt’oggi un’esperienza di primo piano in Toscana. “Ha sempre avuto la capacità di rispondere alle necessità delle comunità locali e delle persone, con la forte attitudine a sviluppare progetti innovativi sul fronte delle diverse necessità ed emergenze sociali”, si sottolinea.
Il Consorzio è un’organizzazione di secondo livello. Attualmente vi aderiscono 9 cooperative che gestiscono servizi di tipo socio-sanitario ed educativo (tipo A) e 5 che promuovono l’inserimento lavorativo di persone svantaggiate (tipo B).