VICOPISANO. Riflettori ancora e inevitabilmente accesi sulla chiusura del ponte di Lugnano. Se ne tornerà a parlare nel corso dell'assemblea generale promossa e organizzata da Confcommercio Pisa in programma lunedì 18 febbraio al ristorante Luna Verde nella zona industriale di Lugnano.
«Considerando la gravità della situazione e l'assordante silenzio delle istituzioni, ci siamo rivolti direttamente ai massimi esponenti, nazionali, regionali e locali, chiedendo loro un intervento che scongiurasse il gravissimo danno economico che si prospetta in seguito alla chiusura del ponte», spiega il direttore di Confcommercio Federico Pieragnoli . «Dal presidente Conte, ai vicepresidenti Di Maio e Salvini, dal presidente della Regione Toscana ai consiglieri regionali del territorio, dai sindaci dei Comuni interessati ai deputati eletti nella circoscrizione di Pisa, abbiamo esteso l'invito a tutti, nessuno escluso, perché la questione è sempre più seria e urgente».
«Ad oggi – prosegue Pieragnoli – nessuna conferma è giunta dal governo, mentre a livello regionale ha confermato la presenza la consigliera dei Cinque Stelle Irene Galletti. In dubbio resta la presenza del presidente della Commissione Costa Antonio Mazzeo e del consigliere regionale Andrea Pieroni, entrambi del Pd. Sarà presente anche il sindaco di Vicopisano Juri Taglioli e il vicesindaco di Cascina Dario Rollo, mentre alcun cenno di conferma è giunto dagli “onorevoli” pisani Ceccanti, Cenni, Ciampi, Legnaioli e Ziello».
Si attende la massima partecipazione possibile all'assemblea. Il presidente del comitato dei commercianti Confcommercio Luigi Cecchi : «C'è bisogno della presenza di tutti, commercianti e cittadini, nessuno escluso. Dobbiamo lanciare un segnale ancora più forte e inequivocabile ai rappresentanti delle istituzioni. Qui rischia di morire un intero territorio, di cui il ponte, snodo cruciale di collegamento, rappresenta la stessa unica sopravvivenza. Troppe attività commerciali e imprese sono a rischio, troppi i posti di lavoro che saranno cancellati. L'emblema di questa situazione davvero paradossale e comunque inaccettabile, è il ristorante “La Baracchina”, appena sotto il ponte, che in caso di chiusura si troverebbe nell'impossibilità assoluta di lavorare e accogliere in nessun modo i clienti. Consideriamo poi che il traffico si riverserà su una rete stradale già disagiata, sottoponendo anche gli altri ponti, come quello di San Giovanni alla Vena, a carichi straordinari». L'assemblea sulla chiusura del ponte di Lugnano è in programma lunedì con inizio alle 21 al ristorante Luna Verde della frazione di Lugnano.