PISTOIA. La montagna scende in piazza, quella di San Leone, davanti alla sede della Provincia, alza la voce, e chiede rispetto e dignità. Sono circa 150 le persone arrivate lunedì mattina 17 giugno a manifestare contro la decisione della Provincia di chiudere il ponte dei Mandrini, sulla strada provinciale 20, a Pian degli Ontani. Portano nel capoluogo cittadino tanta rabbia ed amarezza per il territorio della montagna pistoiese e lo rappresentano anche aprendo i loro striscioni: “Rendeteci il ponte”; o “Dopo tutto. . anche il ponte? ” . Il problema è il perdurare del blocco al traffico della Sp20 (Popiglio-Fontana Vaccaia), importante anello di collegamento, per residenti, esercenti e turisti, della montagna pistoiese che va dalla Valle del Sestaione a Pian degli Ontani, quindi ad Abetone.
La strada è chiusa dal 7 maggio scorso, per una decisione della Provincia che ritenne, a seguito di alcuni rilievi tecnici, inagibile il ponte dei Mandrini, disponendone la chiusura per motivi di sicurezza. E dalla manifestazione di ieri, seguita da un incontro istituzionale con il vicepresidente della Provincia Gabriele Giacomelli, è spuntato un accordo: la Provincia si è impegnata a rivedere l’ordinanza in base ai risultati di una perizia che il Comune di Abetone Cutigliano farà effettuare nei prossimi giorni.Ma prima di trovare l’accordo, i toni erano accesi. «È una vicenda sconvolgente» aveva detto in apertura il sindaco di Cutigliano-Abetone, Diego Petrucci, front-man della iniziativa. «È stato chiuso un ponte per delle valutazioni soggettive visive. Chiediamo che venga riaperto, a senso unico alternato, almeno per il traffico leggero ed affidato subito un incarico, a ponte aperto, per effettuare velocemente i rilievi tecnici e strumentali».
«Si è isolato una vallata – era andato giù duro Petrucci – creando problemi a imprese e cittadini senza che nessuno abbia fatto un rilievo strumentale, bypassando il comune di Abetone-Cutigliano. È una vergogna. Una situazione allucinante».
Tra i presenti alla manifestazione, tra gli altri, i sindaci di Pistoia e di Agliana, il senatore di FdI Patrizio La Pietra, ed alcuni consiglieri comunali e provinciali. Alessandro Tomasi, sindaco di Pistoia, ha detto che non si possono, in queste decisioni, bypassare i sindaci. «Spero si trovi una soluzione – ha continuato il primo cittadino – Noi, con i nostri uffici tecnici, ci siamo». Il senatore Patrizio La Pietra ha invitato la Provincia ad andare in Regione perché esistono fondi ad oggi bloccati.
Alla fine una delegazione, guidata da Petrucci, è salita negli uffici della Provincia per un incontro istituzionale. Raggiunto al telefono, piu’tardi, il primo cittadino di Abetone ha commentato l’incontro, svolto alla presenza del vicepresidente della Provincia Gabriele Giacomelli e del dirigente Ferretti.
«Direi che abbiamo fatto un passo avanti. Nel senso che ho chiesto, ed ottenuto, che si potesse dare direttamente come amministrazione del Comune di Abetone– Cutigliano, per ridurre i tempi previsti dalla Provincia, un incarico diretto ad un tecnico, un professionista specializzato in queste casistiche, con l’obiettivo di fornirci una relazione, in tempi brevi, sulla possibilità o meno di effettuare i rilevi tecnici e strumentali con il ponte aperto al traffico veicolare». La Provincia si è già impegnata a rivedere la propria ordinanza di chiusura se i risultati della verifica saranno positivi. –
Nicola Gonfiantini