PISTOIA. Sedici posti letto per la degenza di bambini e ragazzi nella fascia di età 0-16 anni e otto culle per accogliere i bimbi affetti da patologie neonatali. Millecinquecento ricoveri di piccoli pazienti ogni anno e una media di tredicimiladuecento accessi al “pronto soccorso pediatrico” pistoiese, ai quali si aggiungono i cinquemila accessi registrati al pronto soccorso dell'ospedale Santi Cosma e Damiano di Pescia, dove però non vengono effettuate le degenze, poiché tutti i ricoveri vengono convogliati a Pistoia. Sono questi i numeri della pediatria dell'ospedale San Jacopo, diretta dal primario Rino Agostiniani.
Un reparto a valenza provinciale inserito nel quadro di riorganizzazione sanitaria avviata alcuni anni fa e coordinata dall'Asl Toscana Centro e dalla Rete regionale pediatrica della Toscana, con l'obiettivo di garantire un contesto di rete assistenziale dove, intorno all'eccellenza sanitaria espressa dall'ospedale pediatrico Meyer, ruotano tutti gli altri reparti di pediatria interni ai presidi sanitari locali, da Pistoia a Prato, passando per Empoli. Reparti, come quello di Pistoia, dove la qualità dell'assistenza tocca livelli altissimi grazie alla professionalità dei medici che ci lavorano. Un reparto dove anche l'attività ambulatoriale specialistica rappresenta un fiore all'occhiello della sanità pubblica toscana: dagli esami di ecografia pediatrica, all'allergologia, fino alla gastroenterologia.
«È un percorso difficile – spiega il primario pistoiese – far capire ai genitori che non sempre la soluzione migliore è recarsi direttamente all'ospedale pediatrico Meyer. A Firenze abbiamo certamente una grande eccellenza e un punto di riferimento importante, e spesso si pensa che recarsi lì sia la cosa migliore. Invece, in molti casi, le patologie dei bambini possono benissimo essere curate nei reparti di pediatria degli ospedali del territorio, come qui a Pistoia, dove la qualità è molto alta, lasciando al Meyer le urgenze».
Agostiniani coordina un team di diciassette pediatri, suddivisi tra i due reparti di Pistoia e Pescia. Nel suo reparto, dal 2017, è attivo anche il servizio di guardia medica pediatrica che garantisce la continuità assistenziale pediatrica (Acap) all'interno dell'ospedale San Jacopo, grazie alla presenza di pediatri di famiglia. L'ambulatorio è svolto durante il fine settimana per garantire la consulenza pediatrica nei prefestivi e festivi, riducendo gli accessi al pronto soccorso per i piccoli pazienti. Millecinquecento ricoveri ogni anno, come detto, e una media di tredicimiladuecento accessi al “pronto soccorso pediatrico” sono numeri importanti da gestire.«Nel tempo – spiega il primario – si è persa la capacità di contenere e interpretare i problemi dei bambini. Spesso arrivano qui genitori impauriti e preoccupati, il cui bambino magari ha soltanto un'influenza. Vogliono cure e risposte nell'immediato, senza pensare che magari, in quello stesso momento c'è in corso un'emergenza. Sono dati comunque in linea con quelli nazionali, segno di un forte cambiamento dei tempi».
Un forte cambiamento che, da tutt'altro punto di vista, si registra anche per i numeri del punto nascita dell'ospedale San Jacopo che con una media di soltanto 1.200 bambini l'anno mostra l'enorme decrescita demografica di Pistoia e dell'intera provincia. E anche in questo caso, i numeri sono in linea con i dati nazionali.
Ambiente a misura di bimbo con clown, giocattoli e disegni
Disegni e colori sulle porte e le finestre. Giocattoli, tavoli e sedie a misura di bambino, un ambiente luminoso e accogliente in grado di strappare un sorriso anche quando c’è una malattia. Insomma, un “ospedale amico dei bambini”. È questo l’obiettivo che, da sempre, persegue il dottor Rino Agostiniani, direttore della unità operativa di pediatria dell’ospedale San Jacopo di Pistoia. Un obiettivo che, grazie alle attività svolte insieme alle diverse realtà di volontariato che orbitano nel reparto di pediatria pistoiese, il medico ha centrato in pieno.
«Per curare i bambini – spiega il primario – non basta la medicina giusta. Serve anche la consapevolezza di doverli ospitare in un luogo accogliente, a misura di bambino e delle loro famiglie, dando loro supporto e ascolto. Oltre all’idea di essere curati bene, infatti, è necessario operare affinché al bambino non rimanga alcun trauma del ricovero. Un’accoglienza che, in realtà, dovrebbe essere garantita anche al malato adulto».
Per questo, da anni, nel reparto pediatrico di Pistoia i piccoli pazienti si curano anche con la musica, la clown terapia dei “Cerotti colorati”, la pet therapy e le attività di gioco con i bambini e di supporto alle famiglie da parte delle volontarie di Abio, l’Associazione per il bambino in ospedale Onlus, la cui sezione pistoiese è stata costituita nel 2016. Una realtà che Agostiani ha fortemente voluto nel suo reparto, dopo aver incontrato – quasi per caso in treno – la fondatrice e segretaria generale di Fondazione Abio Italia Regina Sironi, scomparsa nel 2013, con la quale strinse subito un rapporto, deciso a portare nel suo reparto le attività dell’associazione.
Così, da circa tre anni il gruppo delle volontarie di Abio anche a Pistoia è cresciuto e accompagna, tutti i giorni, le ore di gioco dei piccoli pazienti ricoverati nella pediatria del San Jacopo. Dall’accoglienza al momento del ricovero, per facilitare l’inserimento in ospedale dei bambini, al gioco e le attività ricreative, per poter sorridere anche in reparto, dalla collaborazione con il personale sanitario, per far conoscere meglio il mondo dell’ospedale e renderlo più familiare, all’allestimento di reparti più accoglienti e colorati, con le donazioni di giocattoli e libri e la realizzazione di decorazioni e arredi all’interno delle camere e dei corridoi.