La Lima. I ricordi non mancano e si accavallano da quanto sono numerosi. Ognuno ha il suo personale, ma il filo rosso che li unisce è la volontà condivisa di non poter permettere che il campo sportivo di Piantaglio cada nel dimenticatoio. L'appello lanciato ieri da Federico Pagliai attraverso “Il Tirreno” mira al recupero del piccolo campo sportivo risalente al 1920 e che ha visto generazioni di giovani giocarci a pallone ed altro. Un appello che non deve cadere nel vuoto, tanto che “Il Tirreno” invita chiunque abbia ricordi o foto di quel luogo a segnalarli alla redazione di Pistoia: è sufficiente una email a pistoia@iltirreno.it indicando nell’oggetto “Campo di Piantaglio”.
Dunque, urge un recupero che significa riqualificazione dell'area, ma anche la salvaguardia di un patrimonio della memoria popolare.
Il giorno dopo molti plaudono all'iniziativa lanciata da Pagliai e molti sono coloro che appoggiano il neonato “Comitato per il recupero del campo sportivo di Piantaglio”.
Abbiamo ascoltato tre voci del coro, che partono dalla fine degli anni Sessanta dello scorso secolo, attraversano i Settanta per approdare agli inizi dei Novanta.
«Questo piccolo campo sportivo - spiega Mario Palmieri di Popiglio - è un luogo che è nel cuore di tante generazioni di ragazzi della montagna. Mi ricordo quando anch’io ci passavo i pomeriggi. Ricordi incisi nel cuore, a tal punto che alcuni particolari li mando a memoria, come ad esempio il fatto che la nostre docce, dopo aver giocato a pallone, erano l'acqua gelida del torrente Lima».
Anni fa erano moltissimi i giovani che il pomeriggio andavano a Piantaglio. Se lo ricorda bene Andrea Pierallini di Mammiano. «Oggi non ci possiamo immaginare quanti ragazzi frequentassero quel posto - spiega Pierallini - soprattutto durante i tornei per San Michele nel mese di settembre. Arrivavano non solo dai paesi vicini, ma c’erano anche amici da Bagni di Lucca. E c'era tanta voglia di stare assieme. Quando ci penso, riprovo la solita gioia di allora e non dimenticherò mai i bagni nel pozzo del diavolo a fine partita. Ha fatto bene Pagliai a lanciare quest’appello».
«Noi di Pian degli Ontani - commenta Carluccio Ceccarelli, che è stato anche sindaco dell'ex Comune di Cutigliano - come Centro sportivo abbiamo vinto quattro tornei di San Michele. Tengo ancora le coppe e le foto di allora. Un plauso a Federico per aver sollevato la questione. Ho bellissimi ricordi di quegli anni e rammento che le partite di calcio erano vere “battaglie”, con tanto di entrate piuttosto dure, a tal punto che cercavo di non far giocare mio fratello Claudio che allora era quindicenne, per paura che si facesse male. C'erano un entusiasmo sano e un modo di stare assieme che oggi è andato perso».
A questo punto continuate voi lettori, inviandoci foto e ricordi all'indirizzo di posta elettronica del “Tirreno”: pistoia@iltirreno.it.