PISA. Da gennaio ad oggi non si contano più le volte in cui una insegnante di una scuola secondaria di primo grado, residente in provincia di Pisa, ha trovato la sua auto danneggiata. . Tanti episodi, tutti denunciati ai carabinieri del paese dove la donna abita. Danneggiamenti che all’inizio sembravano inspiegabili. In un primi momento gli investigatori avevano pensato a una storia di dispetti nata nell’ambiente di lavoro della professoressa che ha 43 anni. Poi, con il passare dei mesi, le indagini hanno preso un’altra direzione, legata soprattutto alle amicizie e alle conoscenze della docente. Ora, a distanza di alcuni mesi e dopo lunghe indagini, i carabinieri sono riusciti a venire a capo del rebus. È stato denunciato in stato di libertà per il reato di atti persecutori e per danneggiamenti un conoscente della donna, anche lui residente in provincia di Pisa, più giovane di lei di una decina di anni. L’uomo, non trovando le risposte che si aspettava dalla professoressa, avrebbe cominciato a perseguitarla prima con richieste telefoniche e poi sarebbe passato alle vie di fatto, prendendo di mira l’auto della donna.
Il mezzo più facile per punirla delle mancate attenzioni, questo deve avere pensato l’indagato, era quello di graffiare la carrozzeria della vettura della donna. Quando lei era in classe a fare lezione, lui in più occasioni si è avvicinato alla scuola. Stando attento a non farsi vedere, l’autore degli atti persecutori si sarebbe messo di impegno per danneggiare in vario modo la vettura della prof. Ora che la vicenda è stata ricostruita e che l’uomo, anche lui con una relazione sentimentale con un’altra donna, l’insegnante potrà andare al lavoro senza vivere nell’incubo che qualcuno danneggi la sua auto. La denuncia è il primo passo per convincere l’uomo a lasciare perdere con certi comportamenti.
Da quanto è stato possibile sapere il primo episodio denunciato dalla donna risale al gennaio scorso. Appostamenti e indagini tradizionali svolte dai carabinieri hanno poi permessi di restringere il campo delle possibilità, fino a quanto l’uomo è stato scoperto e denunciato. –
S. C.
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