PISA. Focaccia genovese e spumante per brindare a bordo del treno il traguardo della pensione. Ad un centinaio di chilometri di distanza una piccola festa su un binario della stazione di Pisa con colleghi, amici e familiari per festeggiare il meritato riposo.. Due ferrovieri, da anni al comando di intercity, freccia bianca, argento o rossa.
Due storie differenti accomunate da migliaia di chilometri percorsi sulla strada ferrata e da un annuncio, trasmesso ieri quasi in contemporanea ma appunto a qualche chilometro di distanza, per salutare quei pendolari diventati negli anni compagni di viaggio e i colleghi che hanno condiviso difficoltà, lamentele, imprevisti e le gioie di oltre tre decenni di lavoro sui treni regionali e nazionali.

«Siamo in arrivo a Pisa Centrale», l’inizio della comunicazione di servizio con cui Giovanni Giuseppe Micalizzi, 61enne originario di Reggio Calabria e pisano “d’azione”, capotreno da oltre quarant'anni, ha spezzato la monotonia del viaggio a bordo del Freccia Bianca Roma-Torino di ieri mattina trasformandola in una piccola festa. «Saluto i signori viaggiatori: questo è il mio ultimo viaggio. Vado in pensione dopo oltre quarant’anni di lavoro a bordo dei treni. Buon viaggio». Il microfono di servizio si spegne. La voce squillante del capotreno lascia spazio all’emozione, mentre uno scrosciante applauso dei viaggiatori e del personale pervade ogni carrozza. Micalizzi ferma per l’ultima volta un treno. Dopo oltre quarant’anni di servizio su treni regionali, intercity e ad alta velocità, scanditi da encomi da parte della società e dei viaggiatori, scende per l’ultima volta da un treno indossando la divisa da ferroviere, destinata ad essere ripiegata in un armadio. Ad accoglierlo sul binario oltre cinquanta tra colleghi, amici e parenti. «Un’emozione unica - dice -. Il miglior modo per concludere quarant’anni di lavoro e probabilmente il più bel riconoscimento per un’attività svolta con estrema umiltà, dedizione, impegno e fedeltà».
Dolci, spumanti e decine di ferrovieri sono ricomparsi poche ore dopo per accogliere Vincenzo Di Pace, capotreno sulla linea Pisa-Genova, e per festeggiare il traguardo della pensione raggiunto dal 63enne di Ghezzano, annunciato al microfono all’altezza di Rapallo. «Il vostro capotreno vi saluta. Oggi è l’ultimo giorno che vi accompagna a destinazione», le parole con cui Di Pace ha strappato l’applauso delle decine di pendolari che, però, non si sono fatti trovare impreparati. «Volevo fare una sorpresa ai tanti viaggiatori che per anni ho incontrato quasi tutti i giorni - dice l’ormai ex capotreno - e invece la sorpresa l’ho ricevuta io. Dopo l’annuncio sono spuntate bottiglie di spumante e focaccia ligure. Qualcuno aveva avvisato un gruppo di storici pendolari del mio pensionamento e hanno trasformato il mio ultimo viaggio in una festa». Ad accoglierlo sul binario 5 della stazione di Pisa amici, colleghi e familiari. «Dopo 35 anni di lavoro a bordo dei treni è stata una grande soddisfazione - conclude Di Pace - ed è stato emozionante ricevere l’affetto dei viaggiatori. Forse sono riuscito sempre a farli arrivare in orario…».