PISA. L'istruttoria condotta dalla segretaria generale del Comune di Pisa, Marzia Venturi, dopo la scoperta della presentazione di fidejussioni fittizie da parte di alcuni imprenditori, e denunciata nei mesi scorsi dal gruppo consiliare di opposizione Una città in comune-Prc, ha fatto emergere 27 irregolarità relative a 14 interventi urbanistici (per alcuni lavori si fanno pi polizze). Fra i nomi spiccavano quelli del costruttore Andrea Bulgarella, poi la Sviluppo Navicelli e la Boccadarno spa.
Lo ha reso noto oggi il sindaco, Marco Filippeschi insieme all'assessore ai lavori pubblici, Andrea Serfogli e alla stessa Venturi. Il Comune ha anche inviato quattro esposti alla procura della Repubblica e ha accertato che si tratta di "una situazione che riguarda un'ampia fetta di imprenditori e non solo alcuni in particolare: sarà la magistratura a definire se la responsabilità anche degli stessi imprenditori o solo dei soggetti che hanno emesso le polizze fidejussorie".
La maggior parte (20 per un totale di circa 14 milioni di euro a garanzia), riguarda lavori di urbanizzazione. "Il costruttore che compie un intervento urbanistico - ha spiegato l'amministrazione - deve occuparsi anche di strade, fognature, illuminazione pubblica e altri servizi. La fideiussione è una delle garanzie: se chi costruisce non fa le opere richieste il Comune può escutere la fideiussione, cioè chiedere a chi l'ha emessa i soldi. Le altre sette riguardano il pagamento dilazionato di oneri di urbanizzazione per un totale di 1,1 milioni di euro. Va sottolineato che non ci sono implicati casi di lavori e appalti pubblici".L'istruttoria ha permesso anche di fare il punto sullo stato dell'arte di queste urbanizzazioni e il Comune si è cautelato attivando la municipalizzata incaricata della riscossione dei tributi di recuperare 1,1 milioni di euro, per un altro milione e mezzo sono opere di urbanizzazione già realizzate per le quali sono in corso i collaudi (e per cui quindi non è più necessaria la fideiussione) e i restanti 12,5 milioni di euro riguardano opere il cui stato di avanzamento in corso. "In molti casi - ha precisato l'ente - lo stato di avanzamento potrebbe consentire lo sostituzione parziale della polizza".
Ma per prevenire certe situazioni, ha aggiunto Filippeschi, "serve un quadro normativo nazionale più chiaro e per questo ho scritto a Bankitalia e al presidente dell'Anci, Piero Fassino: noi intanto abbiamo già chiesto per tutte le polizze non valide la sostituzione anche in base allo stato dei lavori e abbiamo attivato i procedimenti disciplinari nei confronti di alcuni dirigenti e funzionari degli uffici competenti per accertare se vi sia stato omesso o carente controllo".