PIOMBINO. È fissato per domani a Roma l’incontro al ministero dello Sviluppo economico, dove per discutere dell’attuazione del programma di rilancio dell’area di crisi industriale complessa di Piombino si troveranno vari soggetti istituzionali.. In quella che viene comunemente denominata “cabina di regia” per l’Accordo di programma, domani saranno presenti il presidente della Regione Enrico Rossi, il sindaco Francesco Ferrari, il presidente della Provincia Maria Ida Bessi, l’Anpal (Agenzia nazionale politiche attive lavoro), l’Autorità di sistema portuale, il ministero dell’Ambiente, quello delle Infrastrutture e dei Trasporti, il ministero per il Sud e la coesione territoriale e gli amministratori delegati di Invitalia e della Rete ferroviaria italiana oltre al presidente di Terna.
Oggi intanto è in programma un incontro di Ferrari con le segreterie di Fim, Fiom e Uilm, richiesto dalle organizzazioni sindacali al sindaco «per illustrare le problematiche e la situazione di Jindal Steel Italy e Piombino logistics». Il sindacato ricorda a Ferrari che «gli impegni reciproci e più stringenti sottoscritti dalla multinazionale indiana con Mise e istituzioni locali nel luglio 2018, andranno a scadenza 2020 dopo 18 mesi di valutazione da parte di Sajjan Jindal».
Tra gli impegni assunti da Jsw, i sindacati citano «la presentazione del piano industriale nel quale ci attendiamo la realizzazione dell’area a caldo con forno elettrico e acciaieria», mentre rispetto alla parte ministeriale, Fim, Fiom e Uilm fanno riferimento alla «definizione del costo dell’energia con riconoscimento delle agevolazioni riconosciute alle imprese energivore», chiudendo sulle istituzioni locali, da cui i metalmeccanici si attendono «possibili soluzioni allo smaltimento di quanto non riciclabile». Tutto ciò dopo 18 mesi in cui ci sono «stati incontri congiunti di monitoraggio tra azienda, ministero, istituzioni e sindacati», spiegano Fim, Fiom e Uilm, ma poi «l’incontro del 19 settembre scorso, posto in agenda dal vicecapo di gabinetto del mise, Giorgio Sorial, è saltato a seguito dell’avvicendamento di governo». Un incontro che anche di recente i sindacati hanno chiesto con la massima urgenza al governo e sul quale non hanno ancora avuto risposta.
Intanto in fabbrica, dove il 13 si svolgerà la festa degli auguri per dipendenti e familiari, si attendono le decisioni di Jindal sul progetto dell’acciaieria, legato a doppio filo alle questioni del costo dell’energia e all’uso della discarica. Secondo fonti aziendali al momento nello stabilimento ruotano 950 lavoratori, novembre si è chiuso con una produzione di 63mila tonnellate, mentre per il 2020 l’obiettivo sono 80mila tonnellate al mese.