MARCIANA. L’arte è come un argine. La creatività un’arma pacifica contro lo spopolamento. Nel centro storico di Marciana, un gioiello e al tempo stesso un altro mondo rispetto ai centri del turismo balneare, si è trovato un modo particolare per combattere l’abbandono del centro storico e il progressivo svuotamento dei servizi e delle attività. Quale? Basta varcare la porta del paese per rendersene conto. Il borgo medievale, per la seconda estate consecutiva, ha lasciato nell’armadio l’abito ingrigito dal sonno invernale e si è trasformato in una galleria d’arte a cielo aperto.
Camminando tra le viuzze del centro storico, giusto per fare alcuni esempi, ci si può imbattere in grandi foto scattate da un drone che si fondono, quasi mimetizzandosi, con le vecchie mura del paese medievale. O magari si può ascoltare un’orchestra di musica cubana o assistere a mostre di pittura o scultura.
Arte e natura
«L’idea – racconta la curatrice Valentina Anselmi – è puntare ogni anno su un tema diverso, questa edizione è dedicata alla natura. Le mostre, le conferenze e il resto degli eventi sono incentrate su questo grande tema». Anche per questo l’organizzazione è stata attenta a utilizzare materiali riciclati, non inquinanti e ad impatto zero.
Riportare la vita
L’obiettivo di Borgo d’Arte è riportare vita in un centro storico che soffre, ormai da anni, per tagli ai servizi, chiusure delle attività e case sfitte. Una situazione difficile che, tuttavia, è stata vissuta come un’opportunità e uno stimolo per gli organizzatori di Borgo d’Arte. «Quello che non manca in questo paese – racconta Anselmi – sono gli spazi utilizzabili. Abbiamo sistemato, ripulito e rimesso in piedi alcuni fondi e alcuni spazi non utilizzati che adesso ospitano le nostre mostre».
Una reazione che evidentemente ha dato dei frutti, se si considera come nell’ultimo anno siano aperte due nuove attività in paese.
Il cartellone
Borgo d’Arte propone un mix di mostre permanenti, performance, mostre temporanee (fotografiche e arti visive), un programma interessante di musiche e concerti, oltre a incontri per bambini e incontri culturali. «Con noi lavorano tanti artisti locali che hanno l’opportunità di mettersi in evidenza – racconta la curatrice – ma anche artisti di richiamo che arrivano da fuori». —