PORTOFERRAIO. Un giugno così è da incorniciare. Gli operatori turistici possono dunque tirare il fiato e sperare in un buon proseguimento della stagione. Che di certo non era cominciata stato i migliori auspici. «Rispetto allo scorso anno - riflette a voce alta Massimo De Ferrari, presidente degli albergatori dell’Elba - c’è stato un calo anche del cinque/sette per cento di clienti».
Un handicap certo di non pochissimo conto che costringe gli imprenditori elbani a sottoporsi a un tour di force nei mesi classici della stagione, per ricolmare il gap e porsi in chiave concorrenziale con le altre località turistiche della Penisola e degli altri Paesi che si affacciano sul Mediterraneo. Insomma, si parla molto di allungamento della stagione turistica, ma il meteo - di fatto - ha comportato una contrazione dell’avvio della stagione turistica che è stato discontinuo. C’è chi ha preferito aprire con il primo ponte di primavera che ha coinciso con le festività pasquali. Altri invece hanno optato con il classico ponte del 25 aprile, considerando che gli Italiani preferiscono fare le gite fuoriporta proprio in questa occasione. I più irriducibili invece hanno aspettato il Primo maggio, confidando in un migliore andamento del clima. Che non si è mantenuto tale per tutto il mese di maggio, quando si è assistito a un alternarsi di giornate di bello, accompagnate purtroppo da tempo cattivo e da temperature ben al di sotto della media stagionale. Eppure gli eventi che avrebbero dovuto invogliare le persone a muoversi c’erano tutti, cominciando dal taglio del nastro delle celebrazioni in onore del quinto centenario della nascita di Cosimo I de’ Medici, il fondatore della città di Portoferraio, ai vari raduni automobilisti, alla tappa del campionato italiano di rallye, per finire con il tradizionale appuntamento alla tre giorni del Mercato Europeo. Ma, a conti fatti, a decidere è sempre stato il bel tempo. Che decisamente, nella media come detto sopra, ha sempre indugiato al brutto.
Decisa inversione di tendenza, invece, si è registrata con giugno. E il botto dell’andamento generale si è registrato nell’ultimo fine settimana. Bastie pensare che sabato, alle 18, sono giunti all’Elba circa 30mila passeggeri, con al seguito 11mila automezzi, esclusi camion (70 alla fine della mattinata di sabato), bus e camper (195 sempre nella prima parte della giornata). Un sensibile incremento rispetto a quanto invece era accaduto soltanto una settimana prima, che aveva confermato l’Elba come la prima isola facilmente raggiungibile rispetto a chi si muove dal nord Italia o dall’Europa e la più gradita dai vacanzieri. «Il compito che ci aspetta nei prossimi giorni - conclude infine Massimo De Ferrari - è quello di continuare nella promozione, non trascurando la terribile concorrenza che ci viene dall’Egitto, ora che la situazione politica in un certo senso si è normalizzata, e dalla Turchia».
Le facilitazioni e gli sconti sui prezzi dei biglietti praticato da diverse compagnie di navigazione hanno prodotto il loro effetto e segnano anche la strada da perseguire in futuro, se si vuole mantenere per l’isola d’Elba una posizione di prestigio nell’industria vacanziera internazionale.