PIOMBINO. Se Aferpi fissa alla fine di marzo la data in cui "contrattualizzerà l'acquisto del forno e del treno rotaie", arriva una nuova scadenza, stavolta fissata dal sindacato: il 24 aprile _ due anni esatti dallo spegnimento dell'altoforno Lucchini _ è la data ultima che Fim, Fiom e Uilm sono disposti ad attendere la concretizzazione degli impegni che l'azienda ha ribadito anche martedì scorso al Mise.
"Noi vogliamo verificare e scoprire tutte le carte _ ha detto ieri in assemblea il sindacato _ ma se ciò non avvenisse, per noi il tempo è scaduto e riteniamo che la data del 24 aprile 2016, a due anni dalla fermata dell’altoforno, sia la data ultima per sapere se si colerà acciaio a Piombino.Se entro tale data non saranno presentate tutte le garanzie necessarie è chiaro che il progetto Aferpi non avrebbe più le condizioni di andare avanti. Il sindacato _ è la conclusione _ non siederà più ai tavoli di confronto e chiederà al Governo di trovare soluzioni che garantiscano la ripresa produttiva e la piena occupazione".
Nell'affollata assemblea di mercoledì al Phalesia, svolta in un clima teso e conclusa con un documento votato all'unanimità e una rissa sfiorata tra esponenti di Minoranza sindacale e del sindacato, Fim, Fiom e Uilm hanno pure lanciato una nuova proposta, legata all'ovvio timore che anche nella migliore delle ipotesi lo slittamento dei tempi di attuazione del piano industriale di Aferpi lasci scoperti dagli ammortizzatori sociali una parte dei lavoratori. Il sindacato ritiene dunque "che tutti i lavoratori assunti entro e non oltre il 6 novembre 2016 debbano essere obbligatoriamente messi dentro le liste del contratto di solidarietà con l’obiettivo di avere ammortizzatori sociali economicamente più favorevoli e di più lunga durata, anche oltre il 30 giugno 2019, fino al completamento dell’intero piano di investimenti".