MASSA. L'assessore al Turismo del Comune di Massa, Veronica Ravagli, annuncia l'intenzione di denunciare le persone che ieri sera, sabato 30 novembre, hanno aggredito lei, il marito Emanuele Canepa, responsabile della comunicazione per la Lega in Toscana, il sindaco leghista di Massa Francesco Persiani e la moglie, mentre stavano andando a piedi alla cena organizzata dal Carroccio a Firenze con Matteo Salvini al teatro Tuscany Hall.
"Andremo fino in fondo - dichiara Ravagli - Non lasceremo impunite le persone che ci hanno aggredito fisicamente e verbalmente. Stavamo soltanto andando ad una cena politica. Oggi sono felice di poter essere a casa con la mia famiglia".L'aggressione è stata filmata, in parte, con un telefonino: nelle immagini si vedono alcune persone che impediscono ai quattro di passare; insulti e gente che sputa. C'era in zona, a qualche centinaio di metri di distanza, un presidio di una cinquantina di antagonisti ed esponenti dei centri sociali. Parte di essi avrebbero avvicinato i quattro che andavano all'evento con Salvini dopo aver posteggiato l'auto.
L'assessore Ravagli poco dopo aveva subito denunciato l'accaduto sui social ma ora precisa che presenterà formale denuncia. "Poco fa - scriveva dopo l'accaduto - sono stata aggredita, fisicamente e verbalmente, da un folto gruppo di cosiddetti 'democratici', ci hanno offeso con insulti irripetibili e poi ci hanno letteralmente messo le mani addosso. Sono stata spinta e gettata a terra, mio marito è stato preso a sputi in faccia, la stessa sorte toccata al sindaco Persiani e sua moglie Alessandra. È forse questa la democrazia? Questo si chiama manifestare il dissenso? Questo ha solo un nome: fascismo. Sono davvero scossa e spaventata".
Il giorno dopo su Facebook, Matteo Salvini commenta l'episodio parlando di "nazimo rosso": "Quando una certa parte della sinistra non ha fiducia nella democrazia - scrive in un post sulla sua pagina Facebook - ricorre all’odio e alla violenza fisica. Purtroppo è una storia già vista ed è richiesta la massima vigilanza da parte di tutti. Questo non è dibattito di idee, anche acceso: questo è nazismo rosso. Ancora solidarietà al nostro sindaco, all’assessore e ai loro famigliari vigliaccamente aggrediti (non solo a sputi) ieri sera a Firenze. Noi andiamo avanti a testa alta, armati di sorriso e di fiducia nei nostri progetti di Buongoverno per l’Emilia-Romagna, la Toscana e per tutta Italia. Non si molla".