carrara. Il consiglio comunale straordinario con al centro il tema dell'ex Monoblocco di Carrara - annunciato nelle scorse settimane - verrà convocato oggi alle 18,30. Anche don Raffaello Piagentini, parroco del Duomo di Carrara, ha preso una precisa posizione a difesa del Monoblocco e dei servizi di sanità pubblica, “di cui tutti, in particolare i meno abbienti, hanno diritto”. Lo rende noto il comitato “Primo soccorso e urgenze Carrara”. L’abate della Collegiata di Sant’Andrea ha firmato la petizione a favore della preservazione del Centro polispecialistico “Achille Sicari”, “paradossalmente minacciato di abbattimento a poco più di due anni dalla sua inaugurazione, avvenuta il 25 gennaio 2017 - scrive il comitato - Don Raffaello, dal 1986 alla guida della chiesa simbolo della storia della città, è profondamente legato al territorio apuano così da far sentire la sua voce chiara e forte in momenti critici per esortare amministratori e politici a gestire al meglio la cosa pubblica. Oggi è a fianco del Comitato, che dal 28 ottobre scorso ha promosso una raccolta firme contro la prospettata paradossale operazione di demolizione del Centro polispecialistico Sicari. I vertici di Asl e, soprattutto, i decisori politici della Regione Toscana, devono comprendere una buona volta che questoterritorio non accetta più operazioni selvagge di smantellamento della sanità pubblica, coperte da pseudo razionalizzazioni. Carrara e la provincia di Massa-Carrara hanno già dovuto troppe volte ingoiare l’amara medicina propinata da Asl”. E sulla vicenda Monoblocco arrivano una raffica di interventi. Così per esempio Andrea Figaia, segretario provinciale Cisl. «La posizione del sindacato prescinde da valutazioni politiche e da eventuali sensibilità elettorali e deve prendere in considerazione fattori come l'assetto futuro della sanità territoriale. Siamo sicuri che i tempi per ottenere gli ulteriori finanziamenti necessari per la ristrutturazione non siano un ulteriore elemento di dilazione, consegnandoci alla fine una struttura costosa, vecchia, bisognosa di continui interventi, onerosa nei costi di ristrutturazione e nella gestione?». Prosegue: «Non ha forse senso individuare una location di maggiore respiro, che oltretutto nella sua costruzione non disturbi le attività sanitarie esistenti? Ci domandiamo se non sia possibile nella nuova costruzione che la Asl proporrebbe, avere anche spazi ulteriori e più congrui rispetto allo standard Noa, oppure ampliare ulteriormente gli spazi previsti e poterci allocare altre attività possibili e migliorative». Quindi la nota del partito Repubblicano di Carrara: “Dalle informazioni emerse risulta chiara solo una cosa, quando la politica territoriale non si fa portavoce degli interessi della collettività, nascono i comitati e movimenti cittadini di autotutela. Il Monoblocco non si tocca se, toccando il monoblocco, non si tiene di conto degli interessi dei cittadini. Riteniamo biasimevole il fatto che la popolazione debba far sentire con una raccolta firme la propria voce per scongiurare la demolizione del Monoblocco. Auspichiamo che al consiglio comunale vi sia trasparenza e chiarezza sulla sicurezza sismica del fabbricato e sulle possibili alternative di intervento. Chi ci amministra faccia vedere che opera scelte consapevoli nell’interesse dei cittadini”. —.
Don Raffaello firma contro la demolizione del monoblocco Anche il Pri dice no

Oggi il consiglio comunale sul tema, Figaia (Cisl) propone una “location di maggiore respiro” e chiede approfondimenti