MASSA. «Mi hanno minacciato di morte con una lettera anonima. La cosa che più mi preoccupa è che la missiva è arrivata al mio indirizzo di casa, che non è pubblico: qualcuno ha fatto ricerche per trovarlo»: a parlare è il giovane avvocato napoletano Francesco Mangiacapra, l’escort che con le sue rivelazioni ha fatto scoppiare il caso di don Luca Morini - don Euro. La notizia della lettera minatoria arriva proprio il giorno dopo che Il Tirreno, in esclusiva, ha anticipato che la procura ha chiesto il rinvio a giudizio per lo stesso don Euro, per il vescovo monsignor Giovanni Santucci e per l’ex sacerdote Emiliano Colombi, ovviamente per profili diversi di presunte responsabilità. Per don Luca Morini, parroco prima ad Avenza poi a Fossone e Caniparola, si chiede che venga processato per truffa ed estorsione nei confronti dei fedeli, al vescovo è contestata la tentata truffa e l’indebito impiego di denaro, in relazione a presunte pressioni che avrebbe fatto su un'assicurazione per concedere a don Euro un punteggio di invalidità superiore al dovuto e per un passaggio di denaro dal conto della Curia a quello del parroco. Ricettazione infine l'ipotesi di reato per Colombi accusato dalla procura di aver aiutato Morini a trasferire soldi sul suo conto.
In merito alla lettera minatoria, una lettera anonima come detto, non ne riportiamo il contenuto. È scritta però, a quanto sembra, da qualcuno che conosce almeno il Nuovo Testamento visto che si cita un passo della lettera di San Paolo ai Romani; non è escluso però che questa citazione sia messa ad arte per depistare il vero mittente della lettera, mittente che tra l’altro invita l’avvocato-escort a fare attenzione perché - e questo è il passaggio che sembra particolarmente preoccupare Mamgiacapra - «la sua popolarità rende facilmente rintracciabile lei e suoi spostamenti, come ha visto e come vedrà in futuro». Insomma, una lettera inquietante per molti versi e che in questi giorni sarà portata all’attenzione delle forze dell’ordine da parte dell’autore del libro «Il numero uno. Confessioni di un marchettaro». (m.b.)