LUCCA. Il periodo più difficile è stato fra ottobre e novembre, quando la gestione dei pazienti era fuori controllo per mancanza d’informazione da parte delle istituzioni. «Eravamo al lavoro sette giorni su sette, ventiquattro ore al giorno, senza direttive». Lo spiega Anna Freggia, medico di base per i Comuni di Barga e Minucciano, ricordando la paura della gente davanti ad una macchina organizzativa inefficace. Anche la campagna vaccinale per l’influenza ha avuto troppe interruzioni.
Quale aggettivo userebbe per indicare la situazione sanitaria attuale nella tua zona territoriale d’attività?
Come sta andando la vaccinazione anti - covid?
«La fase 1 della vaccinazione anti-covid sta procedendo. Qualche intoppo sulla chiamata dei medici di medicina generale, perché nessuno ci ha detto come fosse necessario, oltre la adesione alla campagna vaccinale, poi fare anche iscrizione per il vaccino. Ma tutto, adesso, sta procedendo».
Che percentuale ha raggiunto per quella antinfluenzale?
«Su quasi 1500 pazienti, ho eseguito da sola nei miei ambulatori oltre 500 dosi di vaccino. Ricordiamoci però del caos dato dal mese di sospensione fornitura vaccini.
Si cominciano a vedere i primi casi d'influenza?
«A tutt'oggi io non ho registrato nessun caso di influenza neanche sospetta, grazie naturalmente al vaccino e alle norme di distanziamento e dpi che abbiamo dovuto rispettare».
Ci sono le premesse per una terza ondata?
«Io non vedo grandi possibilità che la seconda ondata non sconfini nella terza. La gente vuole dimenticare la primavera 2020 e questo porta ad allentare le attenzioni. Il terrore di malattia no, ma la paura è sana cosa». —
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