LIVORNO. Quest’anno ha deciso di alzare l’asticella della protesta: non farà la messa all’altezza della strada franata come ha fatto sempre in occasione della ricorrenza del patrono. Ha deciso di organizzare un cammino di protesta, dalla sua chiesa al punto in cui la provinciale ha ceduto. E poi di proseguire fino sotto al palazzo della Provincia, l’ente che ogni anno «dice che riparerà la strada e puntualmente non lo fa». Il sacerdote concluderà con la richiesta di elemosina: «fateci la carità, provvedete a riparare questa strada e non mettete a rischio continuamente la nostra vita».
A parlare è don Cristian Leonardelli, parroco di San Giovanni Gualberto di Valle Benedetta, e la questione che lo ha portato a questa protesta civica è il cedimento della strada provinciale che collega la Valle a Livorno. E che poi continua per Colognole , nel territorio di Collesalvetti. Si tratta della unica via di comunicazione che serve come minimo trecento persone. «Io sono arrivato qui otto anni fa - racconta il parroco - e le condizioni erano uguali a quelle di adesso. Sono almeno dieci anni che è in quelle condizioni e nessuno ha fatto ancora niente».
«Ci prendono in giro - va avanti il sacerdote di Valle Benedetta- perché anche anno scorso il presidente della Provincia disse che sarebbero partiti con il cantiere e così però non è stato». «C’è una condizione di pericolo - continua ancora il sacerdote - perché in quel punto c’è un restringimento e si viaggia su una sola carreggiata. Dunque è più alta la probabilità di incidenti. Poi si rischia anche che il cedimento si allarghi».
Da qui la decisione di mettere in atto una protesta più forte rispetto agli anni scorsi nella speranza che qualcuno prenda a cuore la vicenda. «C’è un rimpallo di competenze tra Provincia e genio civile - va avanti il sacerdote - e non sappiamo quale siano gli effettivi problemi e perché questo cantiere non parta mai».
Intanto la parrocchia della Valle Benedetta festeggerà il suo patrono San Giovanni Gualberto a partire da sabato pomeriggio. Domenica alcuni parrocchiani insieme al parroco don Cristian partiranno a piedi dalla Valle Benedetta, sosteranno all’altezza della frana e poi raggiungeranno piazza del Municipio di Livorno, al fine «di richiamare l’attenzione al problema della frana - si spiega - che dal Limoncino sale alla Valle Benedetta e che costituisce un problema e un pericolo per chi quella strada la deve fare, magari tutti i giorni. A tale incontro sono state invitate le autorità cittadine».
Il parroco prevede che l’arrivo sia intorno alle 10,30.Per attirare ancora di più l’attenzione, sotto il porticato della Provincia, con i parrocchiani don Cristian chiederà l’elemosina: «Per favore non lasciateci morire ma riparate la frana»: questa la frase che dovrebbe far presa sugli amministratori provinciali. Poi, infine, al termine della protesta seguirà una condivisione fraterna degli avanzi della festa del patrono celebrata il giorno prima nella sua comunità. Sperando che questa volta non siano davvero solo promesse. —