LIVORNO. La procura ha chiesto l’incidente probatorio per ascoltare Angelo Lo Coco, l’ex imprenditore degli pneumatici che all’inizio di maggio è stato accoltellato in casa dalla moglie Istvanne Szegedi, la badante ungherese 58 anni che aveva sposato a febbraio e che è stata arrestata dalla polizia di Stato con l’accusa di tentato omicidio. La donna – che prima di trasferirsi in via Borsi ha vissuto per diversi anni a Cascina insieme alla figlia – è rinchiusa nel carcere fiorentino di Sollicciano e il suo avvocato Roberto Nocent due giorni fa ha chiesto al giudice per le indagini preliminari, Marco Sacquegna, gli arresti domiciliari a Livorno a casa di due anziani per i quali in passato ha lavorato come colf.
Secondo il legale pisano – subentrato alla collega inizialmente nominata come difensore d’ufficio, Michela Pierini – con l’attenuazione della misura cautelare non sussisterebbero comunque né il pericolo di fuga, né la reiterazione del reato, né l’inquinamento delle prove. Il gip del Tribunale di Livorno dovrà quindi decidere sia su questo sia sulla richiesta di incidente probatorio avanzata dalla sostituto procuratore Sabrina Carmazzi, la titolare dell’inchiesta.
Era il 4 maggio quando lo storico titolare della Lo Coco Gomme di viale Petrarca – cercando di scappare dalla coniuge che lo stava rincorrendo nella loro abitazione di via Borsi con un coltello – grazie a un vecchio cellulare con uno dei tasti programmati per la chiamata al 113 ha telefonato alla sala operativa dell’Ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico della polizia di Stato, guidato dal dirigente Claudio Cappelli, che ha subito inviato sul posto due equipaggi della Squadra volante.
La lite – secondo quanto accertato dagli inquirenti – sarebbe avvenuta per motivi di gelosia, con la moglie che avrebbe mostrato al marito la foto di una ventenne con la quale lei pensava che avesse avuto una relazione extraconiugale. Poi – oltre a colpirlo con un fendente sotto al cuore – Szegedi ha tentato di fargli ingerire alcuni psicofarmaci, rompendogli un dente e ferendolo alla bocca. Trasportato al pronto soccorso il settantatreenne è stato poi dimesso con una prognosi di dieci giorni.