Goffredo Bettini del Pd afferma che la «il taglio dei parlamentari» va affiancato da una nuova legge elettorale; Di Maio invita al «rispetto degli accordi di maggioranza», ora Italia viva chiude le porte a ogni accordo. Insomma, si riconcia sulle montagne russe per quel che attiene le cosiddette riforme istituzionali, o se si preferisce di sistema. L’ultimo tocca arriva dal vice presidente della Camera Ettore Rosato: «Mi sembra che la priorità del Paese non sia la legge elettorale per il 2023». Punto e aggiunge «Difficilmente qualcuno convincerà gli italiani che hanno perso il posto di lavoro che noi dobbiamo litigare su questo invece che concentrarci sulle misure per far ripartire l'economia». E così, a chi come Di Maio invita a rispettare gli accordi di maggioranza, replica: «Portare quel testo in Aula, con voti risicati di maggioranza, sarebbe stato un suicidio annunciato e forse voluto: i meccanismi parlamentari del voto segreto l'avrebbero affondata. Nella passata legislatura per tre volte abbiamo approvato una legge elettorale o tentato di farlo e sempre collaborando con pezzi dell'opposizione. Questa volta il muro contro muro è premessa di sicuro insuccesso. Parleremo comunque di legge elettorale quando avremo deciso come spenderemo i soldi del Recovery fund e Mes e quando la cassa integrazione arriverà puntuale come dovrebbe essere in un Paese normale».
(fonte: La Stampa)