Alla fine della prima semifinale di Eurovision Song Contest, 10 artisti in rappresentanza di altrettanti Paesi passano il turno volando direttamente verso la finale di sabato: Marius Bear con "Boys do cry" (Svizzera), Rosa Linn con "Snap" (Armenia), Systur con "Meo haekkandi sol" (Islanda), Monika Liu con "Sentimentai" (Lituania), Maro con "Saudade, Saudade" (Portogallo), Subwoolfer con "Give that wolf a banana" (Norvegia), Amanda Georgiadi Tenfjord con "Die together" (Grecia), Kalush Orchestra con "Stefania" (Ucraina), Zbod si Zdub & Fratii Advahov con "Trenuletul" (Moldavia) e S10 con "De diepte" (Paesi Bassi).
Di seguito le nostre pagelle, redatte in diretta.
- Albania Ronela Hajati - Sekret
VOTO: 8. Canzone percussiva, grande grinta. performance di fiato e muscolare. Un inizio di grande energia
- Lettonia Citi Zēni - Eat Your Salad
VOTO 6. Simpatici, colorati e la canzone a metà tra l'ambientalismo e il vegetarianesimo è orecchiabile. Il funky è ancora vivo
- Lituania Monika Liu - Sentimentai
VOTO 7. Un tocco di classe, Monika riesce a farci sognare gli anni 60 e gli anni 70 profumati di tabacco e Gainsbourg. Elegante ed evocativa
- Svizzera Marius Bear - Boys Do Cry
VOTO 4,5. Marius ha una bella voce ma la canzone è melensa oltre ogni ragionevole motivazione. L'esibizione spoglia non da enfasi ma sottolinea solo la noia.
- Slovenia LPS - Disko
VOTO 8. Giovani, bravi e carini. Sono i ragazzi della porta accanto che portano la disco degli anni 70 e il funky sul palco.
- Ucraina Kalush Orchestra - Stefania
VOTO: 9. Evocativa, moderna e impegnata, Stefania della band ucraina è uno dei migliori prodotti di questa edizione. In odore di vittoria anche per motivi geopolitici, il pezzo regge anche senza "aiuti"
- Bulgaria Intelligent Music Project - Intention
VOTO 5. La brutta copia di decine canzoni rock dei primi anni 90: ricordi di Gun n Roses e di Bon Jovi ma senza nuovo vero significato. Un punto solo per la performance energica.
- Olanda S10 - De Diepte
VOTO 6. Intonata e impegnata, la canzone è seconda per noia solamente a quella della Svizzera. Ottima la tematica della malattia mentale: non facile da affrontare con delicatezza.
- Moldavia Zdob şi Zdub & Advahov Brothers - Trenulețul
VOTO 8. Travolgenti e simpatici. Un'energia che ha travolto il PalaOlimpico e la sala stampa.
- Portogallo MARO - Saudade, Saudade
VOTO 7. Rilassante e intensa: la performance è semplice ma di classe. Una vera perla per la serata
- Croazia Mia Dimšić - Guilty Pleasure
VOTO 3. Una ballata senza arte né parte: non diverte e non annoia. Un modo per passare tre minuti in maniera del tutto insignificante
- Danimarca REDDI - The Show
VOTO 6. Interessante esperimento tutto al femminile che porta sul palco il power pop in stile Bangles, Avril Lavigne e Green Day. Divertenti ma non eccelse
- Austria LUM!X feat. Pia Maria - Halo
VOTO 5. Uscita direttamente da un frullatore degli anni 90. La canzone è sicurametne adatta per una serata in discoteca, la parte finale, quando sta per chiudere.
- Islanda Systur - Með Hækkandi Sól
VOTO 3. Il look da Figlie del vento non copre l'inconsitenza di una canzone già sentita in altre mille modi diversi.
- Grecia Amanda Georgiadi Tenfjord - Die Together
VOTO 6. Una potente power ballad cantata con una bellissima voce e una grande capacità di itnerpretazione. Adatta a un pubblico romantico
- Norvegia Subwoolfer - Give That Wolf A Banana
VOTO 8. Un'esibizione e una coreografia che riescono a travolgere il pubblico e a coinvolgerlo come nessun altro. La canzone rimane in testa
- Armenia Rosa Linn - Snap
VOTO 3. La messa in scena articolata non riesce a mascherare la banalità della canzone