Un uomo di 42 anni, Eros Cinti, è morto questa mattina all’interno dell’area industriale di Ansaldo Eenergia a Genova: lavorava per una ditta esterna, la Geko, ed è stato colpito da un carico sganciatosi improvvisamente da una gru. Inutile l’intervento dei medici immediatamente accorsi sul posto: la vittima, che abitava in Valpolcevera nel Comune di Genova, lascia la moglie e due figli di 6 e 11 anni. Ansaldo Energia si trova nella zona sottostante il Ponte Morandi, ma la tragedia di questa mattina non è collegata agli interventi sul viadotto in vista della demolizione. Tra le cause ipotizzate dagli inquirenti, il forte vento che da ieri sera sferza il capoluogo ligure
L’intera superficie teatro dell’incidente è stata messa sotto sequestro, mentre la Procura ha avviato un’inchiesta per omicidio colposo ed è tuttora in corso il sopralluogo degli inquirenti: sono in corso le audizioni dei colleghi di Cinti e la ricerca di tracce che possano in qualche modo agevolare nella ricostruzione della dinamica.

Lo sciopero immediato e le accuse di Annamaria Furlan
I sindacati hanno subito dichiarato 8 ore di sciopero, unitariamente, mentre via Twitter è intervenuto il segretario generale della Cisl Annamaria Furlan, genovese: «Un lavoratore ha perso la vita a Genova all’Ansaldo Energia – le sue parole -. Un fatto grave che ci lascia tutti sgomenti. La sicurezza sul lavoro resta un’emergenza nazionale nel silenzio inaccettabile del governo e della politica. Il cordoglio non basta più. Serve una mobilitazione di tutta la società civile». Cordoglio è stato invece espresso dal gruppo regionale M5S.
Infortuni mortali, prosegue il trend preoccupanteNel 2018 sono stati 703 i morti sui luoghi di lavoro, mentre con le vittime sulle strade e in itinere, considerati dallo Stato e dall’Inail come caduti sul lavoro arriviamo a oltre 1450 persone decedute per infortuni. Non erano mai stati così tanti da quando il 1° gennaio 2008 è stato aperto l’Osservatorio, che monitora in appositi file tutti i morti sui luoghi di lavoro, anche i non assicurati Inail e tutti coloro che non dispongono di un’assicurazione. Ogni giorno, da quell’anno, i morti sul lavoro sono stati registrati per anno, mese e giorno della tragedia, identità, luogo e provincia dell’infortunio mortale, professione, età e nazionalità della vittima.