Dal 1° settembre (15 settembre per i docenti neoassunti) ciascuna scuola potrà selezionare gli insegnanti non più per anzianità di servizio, ma in base a competenze certificati da titoli ed esperienze formativi. In pratica: dal prossimo anno scolastico, i docenti saranno scelti solo se soddisferanno determinati requisiti.
Tra dieci giorni, ovvero a partire dal 18 luglio, spariranno i punti per l’anzianità di servizio e verrà valutato solo il curriculum. Se un istituto avrà bisogno di un insegnante di inglese, individuerà dei parametri (es. certificazioni, abilità di insegnare in lingua, esperienza all’estero etc.) e pubblicherà sul proprio sito l’annuncio delle quattro competenze richieste per ogni cattedra.
L’accordo comporta dunque “l’attuazione vera e propria della chiamata diretta, con l’unica differenza la si chiamerà “chiamata per competenze”. Il Ministero dell’Istruzione ha sempre dichiarato di voler preferire la preparazione a discapito dei punti accumulati con l’anzianità.
I docenti, invitati a compilare un curriculum messo a disposizione dal Miur (online, ex Anagrafe docente) a partire dal 18 luglio, potranno cercare (sul sito della scuola specifica e probabilmente anche sul sito dell’Ufficio scolastico della regione in cui lavorerà) l’istituto che ha bisogno di quelle determinate competenze, e rispondere all’annuncio.Ci sarà una data unica per l’invio delle proposte di candidatura e infine un termine unico per la conclusione della procedura con la formalizzazione dell’incarico. Non sarà più l’insegnante primo nelle graduatorie d’istituto nella sua classe di concorso ad andare all’Ufficio Scolastico Regionale per scegliere la scuola libera.
Orizzontescuola fornisce un primo elenco dei titoli valutabili. Tra essi, l’esperienza in servizio; i titoli di studio culturali; le certificazioni; la formazione specifica in determinati ambiti; le collaborazioni con università; gli incarichi e la mobilità all’estero.
Se nessuno possiederà tutte e quattro le caratteristiche richieste, scrive Repubblica, “si assumerà chi ne potrà vantare almeno tre. Se ci saranno due docenti con quattro caratteristiche entrerà, a questo punto sì, quello con maggiore punteggio. […]Se il docente scelto preferirà un altro istituto, il preside procederà con il secondo individuato”.
Si stima che la novità potrebbe coinvolgere tra gli 80 e i 100mila docenti, in particolare quelli assunti in fase B e C della Buona Scuola “che hanno chiesto di cambiare sede di servizio e coloro che da qui al 15 settembre saranno vincitori del concorso 2016-2017”.
Alla fine delle procedure la sede degli insegnanti rimasti senza assegnazione sarà individuata dall’Ufficio scolastico.
La firma dell’accordo ha il beneplacito dei sindacati (Flc CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola, SNALS Confsal), anche se permangono rimostranze. Secondo Marcello Pacifico (Anief-Cisal): “a settembre, pure chi è di ruolo da 40 anni potrà scivolare, per volontà del proprio dirigente scolastico, su un posto di potenziamento e uscire dalle classi; impugnare in tribunale la chiamata diretta rimane l’unica arma per opporsi a questo orribile modello di collocazione professionale dei nostri insegnanti”.
Davide Faraone, sottosegretario all’Istruzione, ha dichiarato: “È importante che si riesca a costruire un dialogo su queste novità. Devo dare atto ai sindacati di aver avuto uno spirito costruttivo. Con l'accordo siglato abbiamo dato una svolta epocale alla scuola e abbiamo dimostrato che è possibile trovare un'intesa. Per la prima volta le scuole decideranno di quali insegnanti hanno bisogno per portare avanti il loro piano formativo e questi ultimi non saranno selezionati in base all’anzianità, ma per il loro profilo professionale che hanno costruito in anni di studio e lavoro. Ogni istituzione scolastica, e sarà la prima volta, non vedrà assegnati i docenti in base a meccanismi burocratici”
I tecnici del Miur affermano che siamo di fronte ad “una rivoluzione che cambierà davvero la scuola italiana”, dal momento che ogni ufficio scolastico potrà valutare i professori e decidere in base alle sue competenze quale docente è più indicato per il posto di lavoro. I presidi svolgeranno queste operazioni durante il mese di agosto, in modo da avere il piano docenti pronto e operativo per l’inizio dell’anno scolastico.