Sotto il Pd c'è il grande vuoto: è questo il panorama elettorale che emerge dal Barometro Politico di dicembre dell’Istituto Demopolis. Nelle intenzioni di voto degli italiani è da notare la crescita della Lega, che in questo sarebbe il terzo partito dietro al Movimento 5 stelle. Il Carroccio pesca a piene mani nel bacino elettorale dei pentastellati, ma soprattutto dell'alleato storico Forza Italia, alle prese con una crisi di consenso strutturale.
Interessante appare l’analisi del trend elettorale delle più importanti forze politiche negli ultimi nove mesi, dalla nascita del Governo Renzi ad oggi. “Il PD – afferma il direttore dell’Istituto Demopolis Pietro Vento – passa dal 30% del febbraio scorso al 41% delle Europee, al 40% di settembre sino al 38% odierno. Registra un calo di consensi il Movimento 5 Stelle di Grillo, che in febbraio poteva contare sul 23%: fortemente penalizzato da una forte propensione all’astensione dei suoi elettori, si attesta oggi al 17%. I primi nove mesi di Governo Renzi vedono mutare, in modo significativo, gli equilibri all’interno del Centro Destra. Forza Italia perde oltre dieci punti, passando dal 23% di febbraio al 12,5% odierno, il punto più basso della sua storia. Nello stesso periodo – conclude Pietro Vento – Demopolis registra una crescita della Lega che passa dal 3,8% del febbraio scorso al 13% odierno, superando per la prima volta, sia pur di mezzo punto, il partito di Silvio Berlusconi a livello nazionale”.
Su 100 elettori stimati oggi per la Lega – circa 3 milioni e 800 mila - 37 avevano già votato il partito alle Politiche del 2013, 18 avevano optato per il M5S, 10 si erano astenuti. Ma il flusso in ingresso più rilevante, 28 su 100, proviene da quanti avevano votato il PDL. “Salvini – spiega il direttore di Demopolis Pietro Vento - recupera segmenti dell’elettorato storico della Lega che si era rifugiato nell’astensione o aveva scelto Grillo alle Politiche del 2013. Ma intercetta soprattutto il malumore di un elettorato di Destra deluso ed in cerca di rappresentanza, con riflessi sorprendenti sul peso del Lega nelle diverse aree del Paese”.