GROSSETO. I maremmani preferiscono il gas. Grosseto è la provincia toscana dove si riscontra la maggior incidenza di Gpl rispetto al totale delle alimentazioni alternative (71%). Il dato arriva da Assogasliquidi di Federchimica, l’associazione che rappresenta le aziende che distribuiscono gas di petrolio liquefatto (Gpl) e gas naturale liquefatto (Gnl) in tutti i diversi utilizzi, e le aziende titolari delle infrastrutture di approvvigionamento e le imprese che forniscono apparecchiature, impianti e servizi di trasporto del prodotto. . I veicoli alimentati a Gpl sono esclusi dai provvedimenti restrittivi alla circolazione dei mezzi di trasporto, applicati in numerose città italiane con l’obiettivo di ridurre i livelli di emissioni inquinanti. Sarà per questo ma anche perché il Gpl impiegato come carburante per auto assicura vantaggi economici per gli automobilisti. E poi c’è la spinta della Commissione Europea – che con la Direttiva 2014/94/Ue – ha riconosciuto le potenzialità del Gpl come carburante alternativo su cui puntare per lo sviluppo di una mobilità sostenibile.
L’effetto-calamità più forte è senza dubbio quello del risparmio: secondo Assogasliquidi di Federchimica «la convenienza economica del Gpl è calcolabile in base ai prezzi alla pompa e ai consumi; a parità di modello di auto e ipotizzando una spesa di 10 euro per il rifornimento, con il Gpl è possibile percorrere 207 chilometri, a fronte dei 156 chilometri del diesel (-25%) e dei 107 chilometri dell’alimentazione a benzina (-49%).
Le vetture alimentate a Gpl in Toscana nel 2017 erano 146.822; rappresentano a livello regionale, il 60% delle auto con alimentazioni alternative (Gpl, metano, elettrico ed ibrido) e il 6% dell’intero parco vetture. Grosseto è al primo posto con 7. 731 auto circolanti nel 2017. In termini di punti vendita di Gpl, la Toscana ha 314 distributori: a pari merito Firenze e Pisa sul gradino più alto del podio regionale (57, seguite da Arezzo (41) e Grosseto con 35 distributori censiti ad ottobre 2018. –