6 Borgonovo
Tra le favorite col cavallo Pressing de Mores, alla fine rimane incastrata nei giochi tra rivali. Grande prima batteria, in finale non riesce ad esprimersi e conclude nelle retrovie. Complessivamente il debuttante Simone Fenu non si fa sovrastare dall’esperto rivale Andrea Mari.
6,5 Botteghe
Mezzo voto in più rispetto alla nemica perché si qualifica in una batteria più difficile e perché ha un cavallo – sulla carta – peggiore. Non ha ambizioni di vittoria e la prima preoccupazione è che non vinca Borgonovo. Evita la purga un’altra volta.
7 Cappiano
Un voto che farà discutere e che riguarda soltanto la condotta paliesca del fantino Bruschelli. Doveva fermare l’avversaria e l’ha fatto, per cui a Cappiano sono più che soddisfatti. Certo vedere Bruschelli prendere per le redini un cavallo in un Palio come questo è qualcosa di inedito. Ora incombe il rischio squalifica.
5.5 Ferruzza
La valutazione più difficile da dare: cosa avrebbe potuto fare in più la contrada per non finire “prigioniera” dei giochi di Cappiano? In contrada c’è tantissima rabbia e delusione, per un Palio praticamente non corso. E intanto il prossimo anno saranno 38 anni dalla prima e unica vittoria. Serve spezzare questo maledetto tabù, così da liberare una gioia troppo a lungo repressa.
7.5 Massarella
Come sempre, verrebbe da dire. Si gioca un Palio che sembrava perso in partenza, grazie all’accoppiata Gingillo – Quarzo Blu. Alla fine arriva terza, dimostrando di avere ogni anno le carte in regola per andarsela a giocare fino in fondo. Ennesima conferma.
5.5 Porta Bernarda
Complessivamente esce battuta nel confronto con la rivale Porta Raimonda, la quale sfrutta l’imponenza del proprio cavallo per schiacciare quasi allo steccato il più piccolo Farfadet du Pecos. Praticamente non disputa la finale, proprio per l’azione di disturbo della nemica. Un peccato per i rossoneri, visto che il cavallo era dato in grande ascesa.
7 Porta Raimonda
Bartoletti in versione “mastino”, frusta e spinge quasi fuori la rivale, arrivandogli anche davanti nell’ordine d’arrivo. Il cavallo Tidoc scalcia ripetutamente fra i canapi e per fortuna non colpisce nessuno, risparmiando gravi conseguenze a fantini e cavalli. La Capitana evita la purga alla grande.
5.5 Querciola
Colpe poche, alla fine: capita nella batteria dove ci sono quattro cavalli più forti, ci prova ma non riesce a guadagnare l’accesso alla finale. Contestetou non poteva fare di più, così come il fantino Andrea Coghe. Senza infamia e senza lode, ci riproveranno sicuramente, magari con un po' di più fortuna la sera della tratta.
10 Samo
Palio vinto di prepotenza, sconfiggendo anche la pioggia battente. Favoriti alla vigilia, confermano i pronostici, che non è mai semplice nel Palio. Menzione d’onore per la coppia Pusceddu–Quan King, la meglio assortita di tutto il lotto. Se fosse uno striscione, sarebbe “Samo a due”.
6.5 San Pierino
È la contrada più sfortunata, escludendo Torre. Va in finale tenendo il motore al minimo, poi si trova davanti le due Porte che litigano e perde un’infinita di tempi di galoppo, compromettendo la sua corsa. Peccato, perché Red Riu era in grande forma.
9 Sant’Andrea
Una contrada, una certezza: anche con un cavallo poco “chiacchierato”, per poco non vince il Palio. Da quella stalla il cavallo esce sempre più forte rispetto a come vi era entrato. È questo il valore aggiunto di un gruppo che dice sempre la sua quando c’è da fare la voce grossa.
7 Torre
Se si parlasse solo della corsa, sarebbe un senza voto. Però la contrada accetta – anche se non di buon grado – la decisione di escludere il cavallo Resta dalla corsa, per la “salvaguardia della salute animale”. Avrebbe potuto mettere in scena proteste eclatanti, ma ha evitato. Topalli esce dalla Buca in lacrime, sconsolato dopo aver provato in ogni modo a “domare” Resta.
0 I picchiatori
Nel Palio bisogna prendere una decisione, perché non è possibile permettere a persone estranee al mondo paliesco fucecchiese di venire in Buca a trasformarla in un ring, anzi in un saloon.
5 Il cda
Dispiace dare un voto del genere, perché si tratta di persone che lo fanno per volontariato e non prendono un becco di quattrino. E anche perché tutte le manifestazioni collaterali erano andate più che bene. Però siamo nel 2018 e il problema principale non può essere rappresentato da giornalisti e fotografi che raccontano ciò che accade. E che in alcuni casi, nei momenti più “caldi”, mentre cercavano di documentare una delle risse, sono stati “placcati” dagli organizzatori. Fare “cronaca” significa descrivere ciò che succede, nel bene e nel male. Le immagini sono una conseguenza di ciò che avviene dall’altra parte della macchina fotografica. E serve per forza una stretta sui pass, così come il servizio d’ordine deve essere potenziato: in più occasioni domenica, l’intervento è arrivato soltanto dopo la richiesta del cda dell’associazione Palio all’altoparlante. Una scelta che deve essere fatta dall'alto, per salvaguarda l’immagine della manifestazione messa a rischio da una sparuta minoranza.
7,5 il mossiere Bircolotti
Come sempre, gli capita un Palio bello complicato. Ma stavolta ne esce alla grande, dando mosse più che accettabili. Si arrabbia col consiglio d’amministrazione, chiedendo interventi risolutori sulla questione del cavallo Resta. Riesce a non essere protagonista, che è il massimo per uno che fa il mossiere, l’arbitro del Palio. Un ritorno degno di nota.