MARINA DI CASTAGNETO. Una rissa con una cinquantina di ragazzi coinvolti, molti minorenni, è scoppiata domenica mattina attorno alle 3.30, prima dentro e poi fuori dalla discoteca La Zattera di Marina di Castagneto Carducci. Diversi i feriti. Danneggiate alcune auto parcheggiate intorno alla zona. Si sono vissuti momenti di grande paura: coloro che si trovavano dentro al locale non potevano uscire e se cercavano di uscire venivano minacciati. Alcuni testimoni hanno riferito anche della presenza di un coltello.
Un’ora di panico, stando alle testimonianze di chi si è trovato coinvolto, pur non volendo, nella vicenda. Cazzotti, offese, botte, spintoni e atti di vandalismo vario. A chiamare i carabinieri sono stati i proprietari del locale e i ragazzi che hanno assistito al parapiglia. La prima chiamata attorno alle 3.45 da quanto risulta dai tabulati dei carabinieri che non sono potuti intervenire perché impegnati altrove. Nessun intervento è stato possibile anche da Rosignano perché i militari in servizio erano occupati in altri controlli. I carabinieri, in due squadre coordinate, sono arrivati a Marina alle 5.25, alla chiusura del locale.
Il caos però è partito all’interno della discoteca dove, i gruppi, circa tre, formati da 10-15 persone ciascuno, hanno cominciato a litigare tra loro. Poi i toni si sono fatti parecchio pesanti e sono partite le prime offese che hanno scatenato la rissa. «Li abbiamo allontanati dal locale – ha detto Massimo Giacomini, gestore della Zattera – appena ci siamo accorti che le cose stavano degenerando. Abbiamo anche avvertito le forze dell’ordine ma purtroppo non sono potute intervenire. Tra l’altro siamo molto attenti subito all’entrata, i buttafuori esaminanoo le persone e controlliamo le carte d’identità. Sotto i 16 non si entra». Erano per lo più ragazzi di Piombino, raccontano i testimoni. Alla Zattera era stato organizzata una serata evento con un cantante “trap”.
«Con altri amici – racconta Lorenzo Socci, di Castagneto – abbiamo avuto la sfortuna di trovarci vicino alla zona in cui si sono scazzottati, dentro al locale, e siamo tornati a casa, nostro malgrado, con un occhio nero. Un altro mio amico purtroppo ha un’orbita fratturata. Mi hanno colpito con forza all’occhio sinistro e non sono riuscito a difendermi, non me l’aspettavo: me la sono cavata con un gonfiore ed ematoma. Molte persone, invece, sono uscite davvero malconce. Delle ragazze hanno dovuto chiedere aiuto per essere scortate alla macchina. Altre sono state aggredite, alcuni sono stati inseguiti fino al parcheggio. I primi che sono stati allontanati si sono piazzati proprio fuori dalla porta del locale, infastidendo chi tentava di uscire. Qualcuno è stato minacciato con un coltello. Credo, che le persone che hanno fomentato questa rissa vivano ai margini della società. Probabilmente, sono dei disperati, dei poveretti che non possono utilizzare nient’altro che la violenza. Io ho immediatamente pensato al lavoro, alla figura che avrei fatto a entrare in ufficio con un occhio nero. Dunque, mi sono chiesto, che cosa dovrei fare? Accanirmi contro chi non ha nulla da perdere? Le forze dell’ordine – ha continuato - sono state chiamate numerose volte. Le chiamate venivano rimbalzate da un centralino all’altro. La situazione è stata molto tesa per circa un’ora».
Il giovane continua: « Questo gruppo di delinquenti si è messo fuori dal locale, impedendo di raggiungere le proprie auto a chi, come me, era rimasto dentro. Poi la mandria impazzita si è recata nel parcheggio e ha procurato numerosi danni, distruggendo specchietti delle auto in sosta e quello che si trovavano di fronte. C’era qualche padre di famiglia, ma cosa poteva fare contro la furia cieca di quindici delinquenti completamente fuori controllo? Io ho 27 anni – ha concluso il testimone - e so difendermi (anche decidendo di non reagire). Ma nel locale c’erano ragazzi di 18, 19 anni. E tutto può trasformarsi velocemente in tragedia».