CECINA. In vendita la Fattoria di Poggio Gagliardo. La storica tenuta finisce all’asta travolta dai debiti dovuti a una serie di investimenti e operazioni sbagliate. Il pignoramento dell’interno comparto immobiliare è stato decretato dal Tribunale di Livorno nel 2014 ma solo oggi si arriva al primo tentativo di vendita, con una base d’asta riunendo i quattro lotti, di 11,8 milioni di euro.
Estesa su oltre 400 ettari, la Fattoria ha il suo cuore nei confini di Montescudaio, ma abbraccia anche i comuni di Guardistallo, Casale Marittimo, Riparbella e Cecina. Oliveti, boschi, un lago privato con sorgente (Linaglia) e circa 9.000 metri quadrati tra fabbricati rurali e altri immobili che includono cantine, magazzini e depositi. La sola dimora padronale si sviluppa su 800 metri quadrati, con 14 stanze e 410 ettari di terreno di cui circa 70 destinati a vigneto nella zona di produzione del vino a denominazione di origine controllata Montescudaio.
Un gioiello. Fino a pochi anni fa le quotazioni della proprietà si attestavano sui 25 milioni di euro. E nel recente passato si sono rincorse voci di interessamenti di russi, australiani e polacchi. La Fattoria di Poggio gagliardo è una creatura di Valter Surbone. L’imprenditore originario del Monferrato nel 1969 acquistò la tenuta dopo aver accumulato esperienze e capitali nei settori edile e minerario. A Surbone, grande amante del vino, viene da tutti riconosciuta l’intuizione di trasformare la vocazione di questa terra da zona a vocazione zootecnica a vitivinicola. Mezzo secolo di lavoro senza mai cedere alle tentazioni edili e speculative ma avendo cura di preservare la proprietà e il suo fascino. Una produzione vitivinicola che nel 1972 arrivò al primo grande successo con il riconoscimento della Doc Montescudaio. Una storia quella dell’imprenditore Surbone che si chiude in nero. La tenuta è stata suddivisa in quattro lotti. Il principale, 391 ettari dei quali 56 a vigneto e 3 a uliveto oltre a 31 a seminativo e 268 di bosco, in cui ricadono i principali fabbricati ha un prezzo base di vendita di 10, 3 milioni di euro. Nel lotto 2 ricadono il podere e 33 ettari di seminativo in zona Melatina, nel territorio di Riparbella. La base d’asta è di 570.000 euro. Nel lotto 3 ci sono 6 ettari di seminativo a Casale Marittimo per una base d’asta di 445.000 euro. Nel lotto 4 un fabbricato rurale di 350 metri quadrati con relativi annessi e corte di pertinenza sulla provinciale dei Tre comuni nel territorio di Casale Marittimo, la base d’asta è di 522.750 euro. Il termine per le offerte è fissato alle ore 12 del 26 marzo. Il custode giudiziario è il commercialista cecinese Giacomo Boni. —