
PRATO. Nei mesi di dicembre 2018 e gennaio 2019, sulla base dei nuovi criteri normativi in materia di Compro oro, i carabinieri del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del Comado Provinciale Carabinieri hanno effettuato controlli sulle 14 attività di “compro oro” presenti in città, riscontrando che ben 5 di queste avevano cessato la loro attività già dal mese di novembre del 2018 e quelle rimaste aperte, con fattivo spirito di collaborazione, hanno fornito ben 7.620 fotografie d’oggetti preziosi con relativa scheda allegata alla foto di coloro i quali avevano ceduto il manufatto d’oreficeria. Questo “mega album fotografico” è stato reso fruibile a tutte le Stazioni Carabinieri della Provincia di Prato al fine di poterlo porre in visione a coloro i quali, dal novembre 2018 a ritroso, hanno subito furti di preziosi infatti è stata riscontrata la ricorrente presenza negli elenchi d’alcuni nominativi di persone con precedenti penali e di polizia in materia di stupefacenti e di reati contro il patrimonio che, con regolare frequenza, tramutavano gioielli in danaro tramite i “compro oro”. In questo modo, si è attivata un’indagine su larga scala finalizzata all’individuazione dei responsabili di furti a danno dei cittadini con conseguente eventuale recupero della refurtiva. Tutte le persone che hanno subito furti di preziosi nel 2018, fino a tutto il mese di novembre compreso, sono invitati a prendere contatti con i Comandi Arma in cui hanno denunciato il fatto per prendere visione del materiale fotografico.
Con il Decreto legislativo 92/2017 sono stati definiti gli obblighi degli operatori “compro oro”. Questa nuova regolamentazione dell’attività è finalizzata a contrastare in modo efficace le attività criminali di furto e ricettazione ed i rischi di riciclaggio di oro e oggetti preziosi. Tra le novità più importanti l’introduzione del Registro degli operatori compro oro, cui è obbligatorio iscriversi per esercitare l’attività ed inoltre l’istituzione di un registro degli operatori professionali compro oro per i quali il possesso della licenza di pubblica sicurezza costituisce requisito indispensabile; l’obbligo, per gli operatori professionali in oro diversi dalle banche, di iscrizione all’interno del registro in questione per lo svolgimento dell’attività; la previsione di specifici obblighi di identificazione del cliente e di descrizione dell’oggetto prezioso scambiato (anche per mezzo di documentazione fotografica) da conservare per almeno 10 anni; la tracciabilità delle varie operazioni relative all’acquisto e alla vendita di oro.
I compro oro devono dotarsi di un conto corrente appositamente dedicato alle transazioni finanziarie eseguite in occasione di tali operazioni; la previsione di specifiche sanzioni, in particolare per quanto concerne l’esercizio abusivo dell’attività. (pecuniarie da € 1000 a 10.000 per chi omette d’identificare il cliente; da €5.000 a 50.000 agli operaori che omettono d’effettuare le segnalazioni sospette.)
Da lunedì 3 settembre 2018, è operativo il nuovo “registro compro oro”, istituito presso l’OAM, l’Organismo degli Agenti
in attività finanziaria e dei Mediatori creditizi. Tutti coloro che hanno voluto proseguire questa attività hanno dovuto obbligatoriamente presentare, tramite il portale OAM, la domanda di iscrizione entro e non oltre il 2 ottobre 2018 (30 giorni dall’avvio della gestione del registro).