Via al sondaggio. In parte sui canali web della società, in parte direttamente sabato al "Melani" in occasione di Pistoiese-Olbia per chi non è tecnologicamente evoluto, l'Us vuole capire se la tifoseria e la città è pronta per una campagna di crowdfunding, ovvero una raccolta fondi online attraverso piccoli contributi di gruppi in genere molto numerosi di persone interessati ad un medesimo progetto. «Nell'anno di Pistoia Capitale della Cultura - spiega Marco Ferrari - vorremmo che la città fosse capitale anche della cultura sportiva: l'idea del crowdfunding la vorremmo portare avanti sullo stadio per finanziare degli interventi che lo rendano ancora più ospitale e accogliente. Già altre società di Serie B e Lega Pro hanno intrapreso questo percorso e vogliamo intanto capire, con questo sondaggio conoscitivo, le idee dei nostri tifosi e degli sportivi pistoiesi su questa eventualità».
Il ricorso. Sull'attualità del campionato, la Pistoiese ha ancora 3 partite da giocare, la matematica non la condanna nella corsa playoff ma aspetta anche di sapere l'esito del ricorso sul punto di penalizzazione per le sentenze "Dirty Soccer". «Entro metà maggio ci sarà l'analisi sul secondo grado - ammette Ferrari - e chiaramente il campionato sarà già finito. Per questo è stato chiesto che, qualora le società coinvolte siano in attesa di punti determinanti per la zona playoff o playout, l'esito venga anticipato subito dopo l'ultima partita che avremo col Livorno il 6 maggio».
Impianti e settore giovanile. Altro nodo fondamentale per il futuro è quello legato agli spazi per le varie squadre arancioni e l'impiantistica sportiva: argomento ancora più attuale in vista delle prossime elezioni. «Ci incontreremo entro la fine di aprile - conclude Marco Ferrari - per conoscere le idee sull'agibilità dello stadio, sul campo di allenamento della prima squadra e del settore giovanile: dopo tre anni, infatti, riteniamo che sia necessario puntare ad un salto di qualità».
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