LUCCA. Per il fallimento Stamplast di Spianate, Eugenio Barbieri e altri tre imprenditori sono stati rinviati lo scorso dicembre con l’accusa di bancarotta fraudolenta patrimoniale e documentale. Assieme all’ex amministratore di fatto e liquidatore nei guai sono finiti Gabriella Gialdini, Sergio Mini e Marco Del Dotto, tutti residenti in provincia. Alla sbarra anche un cittadino cinese: figurava come amministratore della società, ma in realtà era solo un prestanome. L’accusa nei suoi confronti è stata derubricata a bancarotta semplice e ha patteggiato a 4 mesi. Tutto comincia quando la Sivep di Eugenio Barbieri, azienda fino a quel momento florida e con 3-4 milioni di utile, consente l’ingresso in società di Marco Del Dotto e Sergio Mini, entrambi già attivi nel settore. Il tutto alla cifra simbolica di mille euro. Il sodalizio fra i tre imprenditori dura poco: già nel 2012 Barbieri si riprende le quote della società, ma a quel punto i conti dell’azienda non sono più gli stessi e la società va in crisi. Così si procede alla scissione di ramo d’azienda: da una parte nasce la Stamplast, su cui vengono scaricati i debiti della Sivep; dall’altra nasce La logistica Sivep, azienda gestita dal figlio di Barbieri, che di fatto prende il portafoglio clienti della vecchia azienda.
Quattro impresari finiti sotto processo per il fallimento della società altopascese
LUCCA. Per il fallimento Stamplast di Spianate, Eugenio Barbieri e altri tre imprenditori sono stati rinviati lo scorso dicembre con l’accusa di bancarotta fraudolenta patrimoniale e documentale....